Probabilmente Forza Italia sperava scattasse il quinto consigliere. Ma nell’ottica del gioco di squadra anche quattro rappresentanti di area vanno bene alla pattuglia azzurra, che ne perde uno a favore della lista Ad Maiora, composta per la maggior parte da candidati di Fratelli d’Italia e della Lega. L’obiettivo di conquistare anche il Consiglio provinciale, il centrodestra lo ha raggiunto comunque, quando alle scorse elezioni i seggi se li divise in parti uguali insieme al centrosinistra: otto ciascuno. Questa volta, invece, la coalizione di maggioranza guidata dal presidente, Rosaria Succurro, di scranni ne mantiene sempre otto, staccando, però, di quattro lunghezze gli avversari, orfani di una griglia rispetto alle urne del 2021 e frutto pure di una competizione che metteva in palio 12 poltrone anziché 16 come la volta scorsa. Il voto di mercoledì 20 dicembre per il rinnovo del civico consesso nell’ex palazzo del Governo, ha certificato le previsioni della vigilia, nonostante il centrosinistra a trazione Pd fosse sceso in campo attraverso l’allestimento di una lista forte e competitiva, capace, non a caso, di incassare quattro delegati territoriali, il sindaco di Acri Pino Capalbo, i consiglieri comunali di Corigliano Rossano Salvatore Tavernise e Rosellina Madeo e il collega di Palazzo dei Bruzi, Giuseppe Ciacco, il solo a spuntarla dei quattro aspiranti provenienti dal Comune di Cosenza, e cioè Mimmo Frammartino, Gianfranco Tinto e Caterina Savastano, con quest’ultima inserita nell’elenco di Azione, gravante, a livello nazionale, nella galassia del centrosinistra, mentre alla Provincia pare abbia stretto un accordo a sostegno del centrodestra. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza