Un sottile filo di lana unisce Palazzo dei Bruzi alla Federazione del Pd. Pochi metri separano la sede dei democrat, situata in piazza Carratelli, al luogo deputato ad accogliere la rappresentanza istituzionale cittadina, mai così vicine, infatti, come nei giorni a cavallo del Natale, forieri di polemiche e veti incrociati all’interno di un partito, il Pd, appunto, che è riuscito a litigare anche in occasione delle recenti elezioni provinciali.
Forse non è un caso se l’unico candidato di area abbia deciso di abbandonare il gruppo in Consiglio comunale. Si tratta di Gianfranco Tinto, rimasto sulla soglia di piazza 15 Marzo per una manciata di preferenze, conseguenza, probabilmente, di un gioco di squadra venuto a mancare in occasione delle urne. Tinto ha ufficializzato il passaggio nel neonato soggetto politico costituito da altri due colleghi di banco, Francesco Graziadio e Aldo Trecroci, fautori del progetto “Democrazia e Partecipazione”, entrambi fuoriusciti dalla coalizione allestita intorno al Partito democratico alle scorse amministrative in appoggio alla discesa in campo di Franz Caruso.
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