La novità importante è che il civico consesso di ieri ha preso atto dell’avanzamento dei cantieri relativi ad Agenda Urbana, mentre a gennaio, quindi tra non molto, partiranno anche i tanti lavori relativi ai Cis, i Contratti istituzionali di sviluppo per il centro storico, tre dei quali hanno visto la luce proprio in queste settimane, compreso il restyling del parcheggio di Portapiana e il relativo campetto sovrastante. A relazionare rispetto agli interventi di risanamento delle varie zone della città è stato il consigliere delegato, Francesco Alimena, che fin dall’inizio ha seguito l’iter progettuale dichiarandosi anche orgoglioso di quanto fatto dall’amministrazione e dal sindaco, Franz Caruso.
Slanci entusiastici, però, smorzati dalle note dolenti, riconducibili alle frizioni scoppiate all’interno del partito di cui Alimena è capogruppo nell’assise municipale, quel Pd dal quale hanno preso le distanze tre consiglieri di riferimento, entrati in polemica con la classe dirigente cittadina per come la stessa ha condotto la campagna elettorale propedeutica alle recenti urne chiamate a rinnovare il Consiglio provinciale.
L’assessore di riferimento, Damiano Covelli, è rimasto l’ultimo baluardo democrat nell’esecutivo dopo le dimissioni forzate del vicesindaco, Maria Pia Funaro, mai sostituita nell’incarico. Da parte sua il presidente dell’assemblea, Giuseppe Mazzuca, rappresentando l’intera assise, augura buon lavoro ai tre consiglieri del neonato gruppo consiliare, «sicuro che – dice – continueranno il loro impegno nell’ambito della maggioranza», mentre lo stesso Alimena getta acqua sul fuoco e ricorda che se l’appello di Tinto, Trecroci e Graziadio di organizzarsi preventivamente rispetto alla scalata in piazza 15 Marzo cadde nel vuoto, fu perché le indicazioni sarebbero dovute pervenire dal partito, in quel momento orfano della massima carica territoriale: Vittorio Pecoraro, autosospesosi dal ruolo di referente della Federazione bruzia. A proposito di Pecoraro, esaurita la fase elettorale alla Provincia, pare sia in procinto di riprendere le funzioni precedentemente abbandonate (manca ancora, comunque, l’ufficialità) e a ricucire gli strappi verificatisi all’indomani dell’allestimento della segreteria, contestata da più parti.
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