Ora che “dado è tratto” come dicevano i latini, nel senso che la decisione ormai è stata presa per quanto riguarda il candidato a sindaco del Centrodestra – la coalizione che governa la Nazione, la Regione e la Provincia – rimangono in piedi gli interrogativi sul comportamento di Azione, partito che collabora strettamente con il Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, attraverso la figura di peso del consigliere regionale, Giuseppe Graziano, commissario del partito di Calenda di Corigliano Rossano. Tenendo conto che ieri sono seguite ore frenetiche per l’invito ai giornalisti del Senatore Rapani per annunciare, dalla sua alta postazione, il candidato a sindaco Pasqualina Straface, c’è l’incognita ora che, con l’indicazione del candidato forte degli altri partiti del centrodestra, il candidato a sindaco di Azione, Mattia Salimbeni, indicato dal commissario, assieme ai movimenti, “Corigliano Rossano Domani” e “Il Coraggio di Cambiare l’Italia, venga notevolmente indebolito sul piano elettorale. Sono in molti, perciò, a pensare che alla fine, il giovane candidato a sindaco di Azione, possa fare un passo indietro, anche in considerazione che, in base ai rapporti tessuti in questi anni da Graziano con il centrodestra che governa la Regione, la scelta del nuovo candidato a sindaco di centrodestra possa indurre gli stessi seguaci del leader regionale del partito di Calenda, a sostenere quest’ultimo. Una ipotesi che sembra poco realizzabile visto che Salimbeni , con il suo garbo e la sua perseveranza nel collocarsi all’opposizione del sindaco Flavio Stasi, ha già effettuato la sua prima uscita pubblica pur essendo cosciente che dalla coalizione di governo regionale, sarebbe stata indicato un proprio candidato, quando Graziano con la sua candidatura si è staccato da quella alleanza. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza