L’esperienza del campo largo, tanto cara al centrosinistra, è ampiamente sperimentata a Palazzo dei Bruzi, fin dall’inizio della consiliatura targata Franz Caruso. Operazione guardata con un crescente interesse dal mondo politico a tutti i livelli. L’incontro di ieri al cospetto dell’ex ministro Andrea Orlando, rientra pienamente in tale prospettiva.
Un tavolo unitario tra Pd e Psi pronto per essere riproposto in chiave nazionale, e non solo perché all’orizzonte si profilano importanti appuntamenti elettorali. L’alleanza, dopotutto, esula da qualsiasi forzatura, palesata nel corso della storia recente pur se tra alti e bassi. La volontà di celebrare a Cosenza la promessa di un matrimonio annunciato, guarda lontano e se nell’immediato la priorità è rappresentata dalle europee, in futuro potrebbero essere le regionali l’obiettivo da centrare all’unisono, riproponendo quella coalizione dalle ampie vedute già rodata nell’emiciclo comunale. Dalla manifestazione di ieri nel cinema San Nicola è stato lanciato un messaggio abbastanza chiaro, dove per Calabria-Europa s’intende il progetto di visione politica inseguito tanto dal Partito democratico quanto dai socialisti, culminato in un contenitore collettivo nel quale dimorano più anime.
E allora il capoluogo bruzio si candida per diventare laboratorio di idee dallo sguardo lungimirante, esempio da riprodurre poiché città tra le poche ad esprimere un sindaco socialista capace di mettere insieme una squadra che attinge a piene mani dall’alveo di un centrosinistra variegato, composto da pezzi del Pd e del Garofano, appunto, con dentro anche esponenti riconducibili ai Cinque Stelle e ad Azione.
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