Cosenza

Venerdì 22 Novembre 2024

Fusione Cosenza-Rende-Castrolibero, il Pd boccia il metodo e attacca: serve una Costituente

«Una Costituente per arrivare alla fusione. Al tavolo chiameremo anche i consiglieri di maggioranza e riporteremo il percorso legislativo nell'alveo democratico». Si può sintetizzare così la conferenza stampa di ieri mattina convocata dai consiglieri (cosentini) regionali del Pd, Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci, insieme al partito provinciale con la presidente dell'assemblea, Maria Locanto, ed il segretario Vittorio Pecoraro. Per estremizzare ancora di più, si potrebbe aggiungere che «nemmeno noi siamo contrari, la partita va giocata alla Cittadella», per come emerso dalla conferenza. «Pecoraro ha tolto un tappo al dibattito sulla città unica – ha detto Bevacqua -. Pur avendo subito una mortificazione in Consiglio regionale, con le leggi omnibus, siamo consapevoli che bisogna essere in prima linea per il cambiamento. L’immobilismo non ci appartiene. Su questo argomento non facciamo passi indietro, perché il centrodestra ha violato ogni regola del vivere civile. Non siamo insensibili rispetto ad un processo riformista e innovatore. Chi è seduto a questo tavolo fu protagonista della fusione di Corigliano Rossano, perché guai se la politica non si assumesse la responsabilità dei cambiamenti. Diventiamo protagonisti dei mondi sociali, economici e culturali». Lanciano, dunque, l’idea della Costituente dell’area urbana, fermo restando che la Prima Commissione della Regione ha svolto un ruolo importante, perché ha audito moltissimi protagonisti. Oggi, invece, il Pd pensa alla Costituente con la presenza dei sindaci, dei delegati dei consigli comunali, dei rappresentanti di liste civiche e politiche e dei sindacati. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza 

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