La toppa si è rivelata incapace di nascondere il buco. Lo scivolone sul debito milionario con la Siae, attribuito alla vecchia amministrazione, e l’imbarazzante e affannosa rettifica di Palazzo dei Bruzi sono diventati un atto d’accusa nelle mani dell’opposizione. Un assist prontamente valorizzato dai consiglieri di minoranza: Caruso, Cito, D’Ippolito, Dodaro, Luberto, Lucanto, Ruffolo, Spadafora e Spataro: «Siamo preoccupati, come tutti i cosentini, poiché quanto accaduto è rivelatore di una superficialità e di un pressappochismo che sono inaccettabili nelle istituzioni e che, invece, oggi regnano sovrane nelle stanze del governo comunale, dove si opera all’insegna dell’estrema improvvisazione e della tragica incompetenza». L’analisi dei consiglieri di centrodestra affila il giudizio sulla maggioranza al governo della città: «Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: ogni volta che l’attuale amministrazione comunale prova a marcare la differenza e a segnare discontinuità con la precedente targata Mario Occhiuto, provoca disastri oppure si mette in ridicolo. Nonostante i tanti temi e le criticità che interessano la città, l’unica attività che occupa l’attuale giunta, guidata da Franz Caruso, è quella di stracciarsi le vesti e piagnucolare evocando fino alla nausea, in ogni occasione, “la pesante eredità ricevuta dalla gestione del precedente decennio”. Non potevamo immaginare, però, che pur di sostenere le proprie posizioni, gli attuali amministratori arrivassero a diffondere informative che, se non si vogliono bollare come false e montate ad arte, nella migliore delle ipotesi riguardano fatti e circostanze non adeguatamente verificate prima di essere strumentalizzate, con superficialità e preoccupante disinvoltura, solo per bieca propaganda». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza