Il nuovo ospedale resta una scatola vuota, una espressione geografica incerta, una grande opera trasformata in un trofeo di caccia, tra bisogno e funzionalità. Il braccio di ferro tra Palazzo dei Bruzi e la Regione va avanti da anni. Un conflitto impalcato ufficialmente sulle differenti correnti di pensiero tecnico che in realtà nascondono insanabili fratture ideologiche. Solchi che lasciano pesanti eredità sulla fattibilità di un progetto che potrebbe cambiare la storia della sanità a Cosenza e nel resto della sua provincia. Il tempo non ha accorciato le distanze tra il sindaco e il governatore Roberto Occhiuto. Ma, stavolta, è proprio Franz Caruso a fare un passo indietro nel nome dell’utilità sociale che prevale sull’interesse delle sagrestie politiche. Il sindaco tende una mano al governatore, cercando quel punto d’equilibrio per sbloccare l’attuale impasse e aprire il cantiere: «Chiedo ancora una volta al presidente della Regione, anche nella sua qualità di commissario ad acta alla sanità calabrese, che sia garantito ai cosentini della provincia di Cosenza il sacrosanto diritto a curarsi in una struttura ospedaliera degna di questo nome. Si costruisca, dunque, il nuovo ospedale Hub di Cosenza. Pur rimanendo dell’idea che il sito migliore su cui ubicarlo è Vaglio Lise, per come deliberato dal Consiglio comunale di Cosenza, affinché venga realizzato, ho già detto al presidente Occhiuto di farlo dove vuole, ma lo faccia». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza