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Montalto, sul ballottaggio Faragalli-D'Acri incombe l’incognita del voto disgiunto I DUE SCENARI

Al primo turno Biagio Faragalli ha beneficiato di 258 preferenze con il sistema del “panachage”, costato a D’Acri 301 schede

Finalmente la macchina elettorale si è sbrogliata e ha reso note le preferenze raggiunte dai singoli candidati alla carica di consigliere comunale di Montalto Uffugo. Non è stato facile fare la conta in maniere celere, perché 19 liste, 304 candidati su venti sezioni e oltre 12mila votanti, hanno fatto sì che le operazioni di calcolo richiedessero più tempo del dovuto. Un lavoro incessante e certosino quello dell’Ufficio elettorale comunale che, dopo la trascrizione dei voti sui verbali, li ha resi noti, malgrado siano dati ufficiosi, in attesa delle verifiche di rito. Analizzando i risultati dei candidati, spicca la conferma dei “soliti noti”, le loro candidature sono una garanzia per lo schieramento a cui appartengono. Raffaele Allevato, Mario Speranza, Stefano Vocaturo, Dino D’Elia, Gerardo Molinaro, Silvio Ranieri, Vincenzina Calomino, Alfredo Muto, Teresa Lirangi, Franco Napolitano, Rosy Costanzo, Pina Sturino, Emilio D’Acri, si sono confermati tra i top nelle preferenze ottenute. Non sono mancate però le sorprese dei volti nuovi che, seppur affacciandosi per la prima volta sul palco elettorale, hanno fatto il pieno di voti, come Pierluigi Catanzaro, Piero Parisano, Alessandro Mazzotta, Simona Napoli, Giuseppina Carricato, Giuseppe Lanzillotta e Giovanni Gravina, rivelandosi, anche in sede di comizi, carismatici, grintosi e determinati a mettersi al servizio della comunità. Altro dato che risalta è l’alto numero di chi ha chiuso con un desolante “0” nella casella delle preferenze: ciò fa intuire come lo stesso aspirante si sia volutamente... ignorato. I cosiddetti “riempiliste” che, in genere, non sono portatori d’acqua ma servono esclusivamente a chiudere gli elenchi.

Di attualità, invece, è il discorso sul voto disgiunto che guiderà lSe pur ammesso, altro dato sul quale, adesso, spetterà ai due competitor Mauro D’Acri e Biagio Faragalli, riflettere è l’alto numero di voti disgiunti. Ben 301 sono stati quelli venuti meno al candidato a sindaco D’Acri mentre Faragalli ne ha guadagnato 258 e Emilio Viafora 320.
Preferenze accertate, si può iniziare a delineare il volto del nuovo Consiglio comunale. C’è una premessa da fare: il nuovo sindaco (sia nell’uno che nell’altro caso) potrebbe attingere dai consiglieri eletti i nomi dei nuovi assessori. Per la coalizione di Mauro D’Acri, visto il pacchetto voti raggiunto, si potrebbe anche ipotizzare qualche nome di probabile futuro assessore come quello di Raffaele Allevato, Mario Speranza, Teresa Lirangi, Pina Sturino mentre per la coalizione di Biagio Faragalli, potremmo ipotizzare in una eventuale squadra di governo: Pierluigi Catanzaro, Piero Parisano, Vincenzina Calomino, Dino D’Elia, Rosy Costanzo. Nomi possibili ma non certi e solo tra qualche settimana si saprà se tali pronostici si concretizzeranno. Occhi puntati anche, in ogni caso, sul vicesindaco che affiancherà il nuovo primo cittadino. Discorsi prematuri. Innanzitutto, c’è da affrontare il ballottaggio.
Ritornando al volto che dovrebbe assumere il Consiglio comunale, in caso di conquista della fascia tricolore da parte di Biagio Faragalli, nella sua maggioranza entrano di diritto Alfredo Muto, Gerardo Molinaro, Settimia Celebre, Vincenzina Calomino, Piero Parisano, Alessandro Mazzotta, Pierluigi Catanzaro, Ida Pasqua, Silvio Ranieri e Dino D’Elia. Sei i consiglieri all’opposizione, tra cui Emilio Viafora, Mauro D’Acri, Raffaele Allevato, Mario Speranza, Rocco Raimondo, Teresa Lirangi. In caso di vittoria ed elezione alla carica di sindaco della città di Montalto di Mauro D’Acri, nella sua maggioranza entrano Raffaele Allevato, Livia Puntillo, Mario Speranza, Stefano Vocaturo, Francesco Belsito, Pina Sturino, Teresa Lirangi, Rocco Raimondo, Francesco De Luca, Franco Napolitano. Tra i banchi di minoranza siederebbero Emilio Viafora, Biagio Faragalli, Piero Parisano, Pierluigi Catanzaro, Gerardo Molinaro, Vincenzina Calomino. In minoranza, in entrambi i casi, il candidato a sindaco Emilio Viafora, il quale, in questa delicata fase di ballottaggio, si dichiara fuori dagli apparentamenti, lasciando il suo elettorato libero di scegliere.
Certo, invece, è che, quindi, gli elettori di Montalto Uffugo torneranno alle urne domenica 23 giugno e lunedì 24 per uno scontro diretto tra i due aspiranti alla carica di primo cittadino, dove vincerà il candidato che ottiene la maggioranza, anche relativa, e quindi anche per un solo voto in più. Intanto, il testa a testa durante lo spoglio è stato serrato e il trend del vantaggio di Biagio Faragalli nelle sezioni del centro storico e della zona montana è stato invertito a valle, nelle sezioni di Taverna, Settimo e Montalto Scalo, dove la meglio la ha avuta Mauro D’Acri. Adesso, in queste due settimane i due avversari dovranno mettere a tavolino la strategia vincente per strappare più voti possibili agli elettori, in un clima che si preannuncia ancora più infuocato rispetto al primo turno.

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