Il palazzo della discordia. Lo scheletro d’ un caseggiato a più piani mai finito campeggia all’ingresso dello svincolo autostradale. È passato alla storia politico-amministrativa della città come il “Palazzo Edera” la cui costruzione, nella parte ritenuta abusiva, venne bloccata dal sindaco Giacomo Mancini. Il leader socialista ordinò persino la demolizione dei manufatti non in regola chiedendo e ottenendo l’ausilio del Genio militare. L’altro giorno il consiglio comunale ha approvato una convenzione che consentirà di completare e riqualificare l’edificio destinando gli alloggi ricavabili a persone bisognose e in difficoltà economiche. L’accordo mette insieme Aterp, Comune e Regione. L’iniziativa, salutata con soddisfazione dalla maggioranza e nel silenzio-assenso della opposizione, non è piaciuta al gruppo di opposizione interna attivo nel partito democratico. E così Giacomo Mancini, Sergio De Simone, Alessandro Grandinetti e Saverio Greco hanno sottoscritto un documento di dura contestazione.