La vicenda dell’aviosuperficie di Scalea diventa sempre più spinosa. A far tornare d’attualità le complesse vicende della struttura è stato, ieri, il sindaco di Santa Maria Del Cedro, Ugo Vetere, che è anche presidente del Patto e del Gal territoriale. Questo in virtù di una polemica lettera inviata al sindaco Giacomo Perrotta e, per conoscenza, ai colleghi interessati. In particolare, il sindaco Vetere ha risposto a una lettera inviata dal sindaco Perrotta il giorno prima agli stessi sindaci, a commento di alcune dichiarazioni proprio del sindaco Vetere. «Una sortita di dubbio garbo amministrativo quella del sindaco di Santa Maria del Cedro sulla questione aviosuperficie», aveva, infatti, scritto il sindaco Perrotta ai colleghi. «Recentemente, ho affermato che tutti i sindaci del territorio sono soddisfatti del fatto che i cittadini dell’area dell’Alto Tirreno cosentino possano riappropriarsi di una importante infrastruttura. E non ho mai negato, né sottaciuto, che l’aviosuperficie fosse stata realizzata con i soldi del Patto territoriale ma, da rappresentante dell’ente proprietario della struttura, ho dovuto io porre in essere, e ho posto in essere, tutti gli atti necessari per liberarla, atti che hanno resistito dinanzi al Tar. Sono passati quasi 16 anni di silenzio sulla gestione dell’aviosuperficie e lo scrivente non ricopriva alcuna carica pubblica. Da sindaco di Scalea, della mia città, sono fiero di quanto fatto, che rifarei altre mille volte. Ora tutti i sindaci del Patto territoriale possono dire che un bene pubblico è nuovamente libero ed esserne felici. Evidentemente, tutti tranne uno e di ciò me ne dispiace. Ma andrò per la mia strada per difendere la mia città e l’intero territorio».