Un rimpasto estivo sarebbe quasi un’anomalia. A meno che le circostanze non lo richiedessero. Ma non sembra questo il caso del Municipio bruzio, dove la giunta targata Franz Caruso, seppure orfana, ormai da mesi, di un assessore e di un vicesindaco, appare in salute. «Bisogna comunque ricomporre il quadro originario», sibila il primo cittadino, che da quando si è dimesso l’allora titolare al Bilancio, Francesco Giordano, ha trattenuto la delega nelle sue mani. A distanza di qualche settimana, poi, scoppiò la grana Maria Pia Funaro, la vice di Caruso, con la quale il sindaco entrò in contrasto e l’addio dall’esecutivo arrivò a stretto giro di posta. Due, pertanto, le caselle rimaste vacanti all’interno della squadra di governo locale, mai riempite nonostante il puzzle manchi di tessere importanti. Tanta acqua, nel frattempo, è passata sotto i ponti di Palazzo dei Bruzi, tale da frenare il viatico verso il riassetto delle cariche istituzionali. Le diatribe interne al Pd hanno costituito, forse, il maggiore ostacolo sulla strada del rimescolamento delle carte. Non è stato facile, infatti, rimpiazzare Maria Pia Funaro, esponente di spicco dei democrat e componente della commissione di Garanzia del Pd, dalla quale prese le distanze in seguito allo strappo consumatosi tra la stessa e il partito di riferimento, tanto da salutarlo per confluire in Alleanza Verdi e Sinistra.