Una frattura verticale e insanabile. Dopo il flop della manifestazione promossa in difesa dell’Annunziata da una parte del Pd cittadino e dall’amministrazione comunale, il capogruppo in consiglio regionale, Mimmo Bevacqua, il vicepresidente del consiglio, Franco Iacucci e il presidente dell’assemblea municipale, Giuseppe Mazzuca, prendono l’iniziativa scrivendo al manager dell’Azienda ospedaliera, Vitaliano de Salazar. Gli esponenti politici non avevano partecipato alla fallita iniziativa organizzata dai dem locali. Iniziativa alla quale erano assenti pure il segretario provinciale, Vittorio Pecoraro e la presidente provinciale, Maria Locanto. Come dimostra la querelle insorta sulla “citta unica” anche in questo caso il partito guidato da Nicola Irto, mostra di muoversi nell’area urbana su piani diversi e paralleli. E con metodi di confronto dialettico assolutamente differenti.
Il messaggio inviato sia al manager della sanità pubblica che ai compagni di partito è chiaro..
«Non è nostra intenzione colpevolizzare nessuno e non abbiamo ricette last minute da offrire alla piazza mediatica» affermano i tre autorevoli esponenti del Pd «la materia è troppo seria e complessa. Ma non possiamo stare a guardare, perché abbiamo delle precise responsabilità morali e civili in nome nei confronti dei cittadini che rappresentiamo. Medici che abbandonano il proprio lavoro, polemiche quotidiane con genesi interna al personale medico, gran caos in pronto soccorso nonostante la recente e mediaticamente risonante inaugurazione, subito offuscata dal primo importante temporale di stagione. Un quadro generale che provoca, inevitabilmente, un clima di generale sfiducia nei confronti del presidio, nonostante annunci spendibili e roboanti come quello che giustamente accompagna l'imminente arrivo della professoressa Franca Melfi, luminare di Calabria, a dar manforte al progetto dell'Annunziata. Con quale personale e con quali risorse si procederà al rilancio del nevralgico presidio ospedaliero? Siamo qui per capire e, ove possibile o ove concesso, dare una mano. L'ospedale è di tutti e non merita il clima depressivo che si agita dentro e fuori e non lo merita soprattutto il personale medico e paramedico che stoicamente si impegna giorno e notte». I tre politici hanno chiesto un incontro a de Salazar fissato per mercoledì 11 «per analizzare le forti criticità presenti».
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