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Toto-sindaco di Rende, la grande ammucchiata

Tra soli due mesi al voto o tutto slitta nella prossima primavera? Con ogni probabilità, in questa settimana, ogni dubbio sarà “sciolto” con l’auspicata decisione del ministro Matteo Piantedosi, tra l’altro atteso proprio nelle prossime ore in Calabria.
Alla Cittadella regionale per alcuni incontri fissati da tempo, il numero uno del Viminale incontrerà il presidente della Regione, Roberto Occhiuto ed in quella sede – le anticipazioni vanno in questa direzione – si deciderà il probabile futuro, politico ed amministrativo, di Rende. Ad ogni modo lo scenario cambierà poco, se si dovesse andare al voto tra 2 o sei mesi. La campagna elettorale è di fatto iniziata.
Da tempo si rincorrono nomi e candidature. Dopo la notizia della circolare ministeriale e le ipotetiche date inquadrate, la corsa al voto – ed al posizionamento – è entrata in una fase acuta che andrà, ulteriormente, a crescere. Quanti candidati alla poltrona più importante potrebbero esserci? Quale sarà il volto nuovo (o i volti nuovi)? Chi intende riproporsi alla guida della città d’oltre Campagnano? La spada di Damocle, v’è da aggiungere, è una ed una sola: il tempo.
Nessuno può indicare, oggi, se la città unica può divenire realtà e quindi, sulla carta, il nuovo inquilino di via Rossini potrebbe essere un sindaco a tempo determinato. Chi conosce bene le dinamiche politiche rendesi, da tempo, si dice certo che sulla griglia di partenza potrebbero alla fine posizionarsi quegli stessi nomi che da anni sognano di guidare Rende o l’hanno già guidata.

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