Il fronte del “si” alla Città unica s’allarga. Registrando la chiara presa di posizione del segretario provinciale della Uil, Luigi Cretella. E pure Confindustria, attraverso il presidente Giovan Battista Perciaccante aveva già fatto sapere d’essere favorevole al progetto che trova d’accordo pure il rettore Nicola Leone. Un’apertura verso la fusione tra i tre comuni è arrivata da Sinistra Italiana con la posizione assunta da Maria Pia Funaro così come appare amplissimo il consenso che hanno manifestato tutti i partiti e i movimenti del centrodestra. Il Pd, con il capogruppo regionale Mimmo Bevacqua e il vicepresidente dell’assemblea di Palazzo Campanella, Franco Iacucci, ha intanto reso nota la prossima presentazione di un emendamento alla legge regionale sulla costituenda città unica «che rafforzi la volontà politica già espressa in un documento politico sottoscritto in Consiglio regionale, con la garanzia del presidente, sulla data di inizio del complesso iter di fusione. Non più febbraio 2025, ma febbraio del 2027. Con effetti giuridici che si produrranno soltanto con l’approvazione della legge definitiva istitutiva della Città unica dopo l'esito del referendum». E a proposito della prevista consultazione popolare oggi il presidente Roberto Occhiuto dovrebbe indicarne la data di celebrazione. Un referendum avversato dalla giunta comunale del capoluogo e da un nutrito gruppo di ex consiglieri e esponenti politici di Rende che presenteranno ricorso al Tar.