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Città unica tra Cosenza, Rende e Castrolibero: Mancini guiderà i comitati per il “Si”

Il Pd fa sul serio. E affida a Giacomo Mancini, erede politico di una storica famiglia calabrese da sempre impegnata nelle Istituzioni, il coordinamento dei Comitati per il “Si” alla Città unica. La comunicazione arriva dalla segreteria provinciale del partito, guidata da Vittorio Pecoraro.
«La Federazione Provinciale del Partito Democratico di Cosenza» si legge nel comunicato diffuso «ha avviato i comitati per il sì alla fusione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. È essenziale che i cittadini possano esprimersi su un progetto che la sinistra cosentina ha portato avanti per decenni e che cambierà radicalmente il futuro del nostro territorio, portando alla creazione di una delle città più importanti del Mezzogiorno. La Segreteria provinciale ha affidato il coordinamento dei comitati a Giacomo Mancini, già deputato e oggi dirigente regionale del Pd. Questa non è una semplice nomina interna al partito, ma un incarico strategico che guarda all'esterno, puntando a coinvolgere l’intera comunità, anche chi si è allontanato dal Pd o proviene da percorsi diversi nel centrosinistra dell’area urbana. Mancini, con la sua esperienza e il forte legame con il progetto della città unica, rappresenta una figura capace di guidare con competenza questo percorso». A Giacomo Mancini abbiamo chiesto le ragioni del suo nuovo impegno.
«Per prima cosa desidero ringraziare il segretario di federazione, la segreteria e tutto il gruppo dirigente del mio partito della provincia di Cosenza» afferma l’ex deputato «non solo e non tanto per aver coinvolto la mia persona in questa sfida (e attraverso me ha reso protagonisti tante energie con cui abbiamo condiviso visione e obbiettivi), ma soprattutto per le motivazioni politiche dalle quali questa indicazione è nata».
Crede nella battaglia sulla Città unica e nel ruolo assunto dal suo partito?
«L’impegno per creare una comunità unita, forte e coesa tra Cosenza, Rende e Castrolibero che da una parte offra migliori condizioni di vita e opportunità ai sui cittadini e dall’altra eserciti una leadership forte in Calabria e nell’intero Mezzogiorno, appartiene al dna del centrosinistra. Fa molto bene adesso il Pd nella sua interezza a riappropriarsene con convinzione.
Quanto è importante l’appuntamento referendario?
«La proposta di legge avanzata dal centrodestra ha avuto una genesi a dir poco pasticciata. E si è meritata e continua a meritare critiche anche aspre. Purtuttavia adesso ad esprimersi saranno i cittadini e non esiste forma più alta di democrazia della volontà dei cittadini. Mi auguro che saranno tanti ad andare ai seggi. E il risultato del voto dovrà essere vincolante».

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