Il dibattito sulla Città unica anima l’area urbana. E se guardassimo alla storia del nostro Paese quella in atto sembrerebbe una sorta di scontro tra guelfi e ghibellini. Già, perchè il confronto tra sostenitori della fusione e “autonomisti” è acceso e costante. Mario Occhiuto, senatore di Forza Italia e per due legislature sindaco del capoluogo bruzio, è un convinto sostenitore della nascita del nuovo grande comune dell’area urbana. «Vedo solo vantaggi e non criticità» afferma «se pensiamo ai settori dei trasporti pubblici, della cultura, della raccolta di rifiuti. Lo Stato, tra l’altro, promuove la fusione tra comuni tanto che vi investe risorse importanti con le quali si possono armonizzare i bilanci, costruire opere, svolgere attività di manutenzione dell’esistente. Nei primi cinque anni, lo Stato prevede, inoltre, che possa essere differenziata la imposizione dei tributi». Dell’architetto prestato alla politica si è più volte parlato in questi mesi di furenti polemiche come il primo possibile prima cittadino del nuovo Ente. Occhiuto, tuttavia, è di tutt’altro avviso. «Ho già fatto il Sindaco e non miro a ripetere l’esperienza. Sostengo la Città unica perchè è nei fatti già esistente e non capisco perchè una popolazione che quotidianamente si muove entro i tre centri coinvolti nel processo di unificazione non dovrebbe essere amministrata da una sola struttura amministrativa. Non riesco a trovare un solo argomento credibile da utilizzare contro la fusione».