Un’alleanza durata poco. La Lega e il movimento Italia del Meridione avevano stretto un accordo in occasione delle Europee. Un accordo i cui prodromi s’erano visti in sede locale con le elezioni indette per il rinnovo del consiglio provinciale nel quale siede eletto nelle liste Idm Andrea Algieri che è, di fatto, un militante leghista. Tutti i buoni propositi iniziali e la sostanziale tenuta del “patto” sono stati rimessi in discussione dalla possibile nascita della “Città unica". Già, perché le opinioni sul referendum e sulla fusione espresse dalla parlamentare Simona Loizzo, leader “salviniana” del Cosentino hanno fatto saltare sulla sedia i leader di IdM. E lo scossone è stato tale da indurre Emilio De Bartolo, segretario regionale, a mostrare pubblicamente il disappunto della formazione politica. «Abbiamo letto con incredulità» afferma «le dichiarazioni dell'on. Simona Loizzo sulla possibilità di votare per il nuovo ente addirittura nella primavera 2025 se, a suo dire, dovesse vincere il Si nel referendum del prossimo 1 dicembre. A parte che l'on. Loizzo omette di spiegare che cosa intende lei per una vittoria del Si e cioè se prende in considerazione l'eventualità, pure possibile considerando il differente peso demografico, che per esempio il No possa affermarsi chiaramente in qualcuno dei Comuni interessati, pure se magari non in tutti. È una possibilità che l'on. Loizzo nemmeno prende in considerazione e non prendendola in considerazione, dimostra di non avere rispetto, al di là delle enunciazioni di principio, di quella che potrebbe essere l'espressione della volontà popolare di una o due comunità per esempio. Fra l'altro l'on. Loizzo dimostra di non essere a conoscenza, per esempio, che il gruppo consiliare della Lega in Piemonte ha presentato, a questo proposito, una proposta di legge nel consiglio regionale piemontese secondo cui si darà il via libera alle fusioni fra Enti solo e soltanto se il referendum sancirà una vittoria del Sì in ognuno dei Comuni interessati. Ma al di là di questa considerazione, che però è sintomatica della idea di democrazia che taluni politici calabresi hanno, ci chiediamo e chiediamo all'on. Loizzo se è a conoscenza che esiste un emendamento depositato nel consiglio regionale della Calabria e firmato, fra gli altri, anche dal suo capogruppo, che, in ogni caso, fissa al 2027 l'avvio della Città unica. Ne deduciamo che l'on. Loizzo, avendolo ignorato, contraddice quindi anche il suo Partito di riferimento e parla a titolo personale, probabilmente presa dalla ossessione di candidarsi a tutti i costi a Sindaco della eventuale Città unica che verrà, come lei stessa ha peraltro dichiarato in più occasioni».
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia