La lunga attesa. Il Tribunale amministrativo regionale si è riservato di decidere sulla richiesta di “sospensiva avanzata dai comuni di Cosenza e Castrolibero e dai comitati per il “no” al referendum fissato per il prossimo primo dicembre.
I giudici hanno ascoltato le ragioni dei ricorrenti, rappresentati in aula dagli avvocati Gualtieri e Liparoti (comitati di Rende, Piazza e Rolli (comune di Cosenza), Esposito e Celotto (Castrolibero), Barberio (comitati bruzi). In giudizio si sono costituiti come resistenti i consiglieri regionali della maggioranza di centrodestra promotori della originaria proposta di realizzazione della Città unica (tra questi Piefrluigi Caputo di Forza Italia e Luciana De Francesco di Fratelli d’Italia) rappresentati dagli avvocati Achielle e Oreste Morcavallo e il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, assistito dai legali dell’Avvocatura regionale Falduto, Greco e Ventrice.
Il Tar potrebbe già comunicare oggi le proprie decisioni. Tra i promotori delle iniziative giudiziarie avviate contro la consultazione popolare vi sono il sindaco del capoluogo, Franz Caruso e l’ex parlamentare socialista, Sandro Principe, già primo cittadino rendese. In attesa delle determinazioni della magistratura, i comitati per il “Sì” costituiti dal Pd e coordinati da Giacomo Mancini stanno pianificando una serie di incontri così come stanno facendo le associazioni e i gruppi civici vicini al centrodestra e favorevoli alla fusione tra i tre comuni. Favorevoli alla nascita di un grande comune dell’area urbana si sono dichiarati i parlamentari Simona Loizzo (Lega), Alfredo Antoniozzi FdI), Mario Occhiuto (FI), Nicola Irto (Pd) così come i consiglieri regionali Mimmo Bevacqua e Franco Iacucci (Pd), il segretario provinciale dei Dem, Vittorio Pecoraro. Il Movimento cinquestellòe ha invece preferito non dare indicazioni ai propri sostenitori come ha dichiarato la portavoce regionale, Anna Laura Orrico (deputato).
Sul fronte opposto, dalla parte del “no” , fervono le iniziative. Oggi pomeriggio al “Royal” si terrà una manifestazione pubblica che vedrà la partecipazione di Battista Sangineto, Nadia Gambilongo, Sergio Nucci, Franco Salatino, Francesco Intrieri e Paolo Veltri. L’incontro, voluto dalle associazioni “Giardini di Eva” e “Mediterranea Media”, sarà moderato dal giornalista Filippo Veltri.
Da Rende fa sentire la propria voce la “Comunità in partecipazione diretta” attraverso il portavoce Carlo Rinaldo. La “Comunità” ritiene sia indispensabile un «periodo cuscinetto con lo step della Unione dei Servizi, un approccio meno repentino, con decisione dal basso e la consapevolezza di ciò che si sceglie, più dibattimento e allargamento dello stesso per coinvolgere appieno la popolazione ampliando lo spazio partecipativo. Il decisionismo è positivo, e su questo è apprezzabile l’azione dinamica e competente della Giunta regionale» sostiene Rinaldo «ma sulle questioni prettamente di indirizzo della gestione amministrativa. Su questa della Fusione è giusto che decida il popolo. Preferiamo non uccidere il malato, il Comune, con l’eutanasia della fusione, ma curarlo con la medicina della unione, né tanto meno lasciarlo in agonia senza fare nulla. Andare avanti come suggerisce la Regione ma con passi più graduali e con decisioni prese dai cittadini».
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