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Corigliano Rossano, sui ritardi della nuova Ss 106 Straface punta il dito su Stasi

«La Strada Statale 106 era e resta priorità per la Regione. Laddove ritardi dipendono solo da istituzioni locali». La dichiarazione, che innesca inevitabilmente polemica tra enti, su un’opera, la cui realizzazione imprescindibile, secondo criteri di modernità e sicurezza per far fronte alla scia di incidenti gravi, giunge dalla presidente della terza commissione sanità del Consiglio regionale, Pasqualina Straface. La consigliera regionale e comunale di Corigliano Rossano nel ribadire il suo pensiero sulla priorità che costituisce l’arteria per la Regione e per il Presidente Occhiuto, evidenzia che «costituisce un modello virtuoso a livello nazionale per i tempi rapidi con cui si è passati dalla progettazione degli interventi, fino all'ottenimento delle autorizzazioni e, infine, alla gara per la realizzazione delle opere finanziate per 3 miliardi di euro». Non rinuncia, però, di addebitare, ai rappresentanti locali gli eventuali ritardi. «La maggiore o minore celerità – afferma – nel raggiungimento del risultato è anche frutto della risposta dei territori coinvolti e della eventuale strumentalizzazione di cui alcuni, per interessi non necessariamente virtuosi, continuano a rendersi protagonisti». E qui, come del resto avviene nel contesto dei consigli comunali di Corigliano Rossano, chiama direttamente in causa il sindaco di Corigliano Rossano che, secondo la Strafece sarebbe «notoriamente allergico e distruttivo rispetto ad ogni forma di investimento».

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