Cosenza

Domenica 22 Dicembre 2024

Il rischio di alluvioni rischia di penalizzare il Psc di Rende

Per il Psc di Rende arriva, inaspettata, una sorpresa che potrebbe stravolgere alcuni aspetti urbanistici. Sulla Gazzetta ufficiale del 4 dicembre scorso è stata pubblicata la seguente comunicazione: “Adozione del progetto di Piano stralcio di bacino del Distretto idrografico dell'Appennino meridionale per l'assetto, la mitigazione e la gestione del rischio da alluvioni -Calabria/Lao e delle correlate misure di salvaguardia”. Apparentemente, sulla carta, nulla di particolarmente rilevante. Eppure, secondo quanto appreso dall’architetto Marco Di Donna, dirigente di settore del Comune, i tre commissari prefettizi sono “preoccupati” per alcune specifiche questioni. Dalle mappe emerse ed ufficializzate in tutti i Comuni calabresi, sebbene siano state “lavorate” nel 2012, ben 12 anni fa, emergerebbero “livelli di pericolosità idraulica P3. P2 e PI, oltre che livelli di rischio idraulico R4. R3. R2. RI”. Tradotto, tutto ciò potrebbe rappresentare una paradossale variazione tra ciò che si poteva costruire, negli anni, e ciò che, invece, non poteva essere concesso né autorizzato. E soprattutto, poi, il luogo e la zona. Una querelle molto tecnica, in verità. Cui Giuffrè, Correale ed Albertini non vogliono trovarsi impreparati. Tre le “mosse” sullo scacchiere: la prima, la più diretta, è quella di presentare alcune “opposizioni” tecniche su determinate aree della città e sulla reale pericolosità emersa.

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