«Cari cittadini di Rende, nel vedere ancor oggi questa comunità così umiliata e martoriata, sinceramente mi piange il cuore e penso di non essere il solo. Ho deciso, in maniera responsabile nei confronti di questa comunità, di dare come sempre il mio umile contributo politico mettendoci la faccia come ho fatto in passato», ha scritto in una lunga lettera che oggi renderà pubblica Luciano Bonanno. «Non sarò un politico di professione e magari non avrò la loro esperienza, la loro dialettica o le stesse conoscenze, ma ho così deciso di sacrificarmi mettendo a disposizione la mia figura, in prima persona, come candidato sindaco per questa città che mi ha visto crescere sin da bambino», annuncia. Una candidatura che sarà pronto a rimettere in gioco “qualora ci sia una figura politica alternativa e rappresentativa che abbia determinate caratteristiche e che incarni quella classe dirigente di giovani pensanti, quarantenni e cinquantenni così tanto decantata ma in realtà mai sostenuta», aggiunge Bonanno. «Cari cittadini ho bisogno della vostra partecipazione in prima persona per promuovere e portare avanti questo “Progetto Politico Libero e Giovane, non di Burattini, mangiafuoco, esaltati e congiurati», l'appello. «Da oggi in poi perciò, sarò lieto di accogliere le vostre partecipazioni e se arriverò ad un numero convincente mi candiderò alla carica di primo cittadino», spiega l'ex consigliere comunale che chiede il sostegno dei giovani. «Oggi avete un’opportunità: o si cambia Rende con i giovani, ed “i tromboni” se ne stanno a casa, o diversamente Rende sarà finita, perché c’è il bisogno, la necessità, l’obbligo di dare una svolta definitiva a tutto questo cattivo esempio dato finora. Non abbiate paura delle vostre potenzialità politiche, non abbiate paura di aiutare questa comunità, non abbiate paura di difendere il futuro delle vostre famiglie, non abbiate paura di battervi per i vostri figli. Non abbiate paura e trovate la forza per la libertà di scendere in campo, liberi dai pregiudizi degli altri e dai vostri eventuali padroni che vi comandano». Per fare ciò secondo il pensiero di Bonanno, «è opportuno che voi portate avanti un progetto politico libero e sano, con personalità che nel corso del tempo sono sempre state leali e corrette, aperte al dialogo ed al confronto, che non si sono mai vendute, che non hanno mai voltato le spalle alla città ed ai cittadini di questa comunità per curare i propri interessi personali, che non si sono mai arricchite dalla politica pur potendolo fare, che non hanno mai accettato incarichi di qualsiasi genere e grado svendendo la propria persona sempre per interessi economici e di potere, che hanno fatto proposte costruttive per questa comunità».