Prosegue incessantemente l’impegno dell’amministrazione Papasso nel programma “Lotta alla Povertà”. Anche per il 2025, infatti, è stato confermato il servizio del banco solidale alimentare voluto negli anni scorsi dalle varie giunte guidate dal sindaco socialista e che tanti benefici sta portando a coloro i quali sono in difficoltà. “Quando siamo partiti con il nuovo programma “Lotta alla Povertà” – ha spiegato l’assessore alle Politiche Sociali Elisa Fasanella – la nostra amministrazione da dicembre 2019 fino a marzo del 2020, ogni mese ha assistito 550 famiglie in difficoltà. Il dato, poi, è aumentato nel periodo del Coronavirus (tra aprile e maggio del 2020) fino ad arrivare a 795 nuclei indigenti. Il numero degli aventi diritto del beneficio del Banco delle Opere di Carità, ovvero, il pacco alimentare, si è assestato poi a 600 famiglie. Ma la platea negli ultimi anni è cresciuta: il post Covid e gli aumenti derivata dalla guerra in Ucraina hanno fatto abbassare la soglia di povertà e le richieste di accesso al “pacco” sono aumentate”. Se dopo il periodo della pandemia del Coronavirus erano 712 i nuclei inseriti nelle graduatorie del programma comunale in vigore per l’anno 2021/2022 nel giro di due anni il numero è cresciuto arrivando a 838 mentre a fine 2024 sono circa mille le famiglie che hanno fatto richiesta di accesso al pacco alimentare consegnato dalla onlus “Banco delle opere di carità Calabria”, inserito in un programma operativo proprio per rispondere velocemente al disaggio socio-economico, segnato ancora di più dalla attuale situazione geopolitica attuale. Ma l’Ente cassanese è vicino alla popolazione più debole e disagiata anche con altre misure: buoni spesa (erogati negli anni del Covid), l’istituzione di un conto per elargire contributi a persone affette da necessità sanitarie gravi, il fondo per sostenere le spese funerarie per soggetti indigenti e altro ancora che puntualmente viene comunicato ai cittadini. “Numeri – ha sottolineato il sindaco Giovanni Papasso – che fanno capire come i “nuovi poveri” continuino ad aumentare di anno in anno. La povertà aumenta notevolmente: nel passato siamo stati spesso criticati per aver istituito il banco solidale alimentare ma sono tantissime le famiglie che hanno difficoltà anche a comprare il pane. Il problema c’è ma dipende dalla situazione generale: gli ultimi numeri diffusi da Istat parlano di un aumento del 2-3% annuo in particolare tra chi vive in condizioni precarie e in particolare in quelle che vivono al Sud (10,2% contro 7,9% al Nord e 6,7% al Centro). Non potendo, chiaramente, dare soldi ai cittadini e, visto che quasi tutte le spese principali sono quelle che si fanno per l’acquisto delle derrate alimentari, abbiamo dato vita al Banco solidale alimentare in collaborazione con il “Banco delle opere di carità Calabria” di Cirò Marina col quale diamo ristoro a tutte queste famiglie che, altrimenti, avrebbero difficoltà anche a fare la spesa. Nonostante tutto questo lavoro e impegno ci troviamo anche a fronteggiare numerose polemiche strumentali in merito agli incontri fatti in questi giorni con gli aventi diritto: c’è chi cerca di farli passare per chissà cosa mentre invece sono incontri solo per definire una serie di questioni documentali e burocratiche. Ma tutto questo non ci tange minimamente: il nostro impegno in tal senso è stato, è e sarà sempre massimo”.