L’Alta velocità in Calabria resta una espressione geografica incerta, una grande opera trasformata in un trofeo di caccia, tra necessità e funzionalità. Franz Caruso, che si è messo alla testa di un comitato tecnico-politico, nei giorni scorsi, da Roma, aveva lanciato la sfida al ministro Matteo Salvini: «I soldi per l’opera non ci sono più». E, allora, a spazzare via tutti i dubbi pensa la deputata del Carroccio, Simona Loizzo: «Rassicuro il sindaco di Cosenza: i soldi per l’alta velocità Salerno-Reggio Calabria ci sono e sono disponibili. Caruso sa che realizzare il Ponte sullo Stretto, che sarebbe la più importante infrastruttura europea, senza l’alta velocità non avrebbe senso. Il ministro Salvini ha mantenuto gli oltre 9 miliardi di euro impegnati sulla tratta che era l’unica cosa che poteva fare non avendo competenze dirette sulla modulazione dei fondi. Raccolgo l’appello di Caruso come uno stimolo propositivo per sollecitare Rfi ad attivare le procedure di gara per la realizzazione dell’opera. Così come ricordo che il governo ha impegnato risorse enormi per l’elettrificazione della linea jonica e per i collegamenti interni connessi all’alta velocità. Ovviamente, sono sempre disponibile al dialogo produttivo e qualitativo per qualsiasi cosa favorisca lo sviluppo della nostra regione. Ricordo, però, che la realizzazione del Ponte porta con sé una serie di interventi a catena che incrementeranno i trasporti in Calabria. Non dico eresie se affermo che dopo Giacomo Mancini, il più grande tra i nostri politici, la Calabria non ha conosciuto investimenti complessivi e sostanziali che oggi sono realtà e che certamente vanno realizzati a breve termine».