L’avvocatura comunale è ancora al centro del dibattito politico, proseguito, dopo il consiglio comunale, attraverso note stampa del giorno dopo, con dure polemiche innescate dalle opposizioni, come nel caso, appunto, del regolamento dell’avvocatura comunale. Una consuetudine che produce la replica della maggioranza e dell’amministrazione per controbattere e restituire le accuse agli avversari politici, soprattutto per il fatto che quel regolamento contestato è quello adottato dal Commissario Prefettizio, che a sua volta ha utilizzato quello approvato dall’intero centro destra del comune di Corigliano. Ma andiamo con ordine. Le opposizioni, Forza Italia, Azione e Movimento del territorio (quest’ultimo gruppo rincara le accuse verso l’esecutivo comunale con una nota a parte del consigliere Bosco che, oltre ad intervenire sull’avvocatura, denuncia una serie di carenze in città tra cui la scarsa manutenzione dell’illuminazione nel centro storico di Rossano, le condizioni delle strade, costruzioni di palazzi ferme da anni) avevano bacchettato l’amministrazione. La principale accusa sul piano politico verso l’esecutivo, da parte dei gruppi di minoranza, è quello secondo cui «per l’ufficio legale dopo 6 anni, l’Amministrazione Stasi si accorge che il relativo regolamento deve essere modificato».