
Principe si, Principe no? È fin troppo evidente che la partita politica per le prossime amministrative del 25 maggio debba tenere conto delle decisioni dell'ex sindaco della città. Lui, Principe, non si sbilancia. Si ritiene, a ragione, una sorta di “Riserva della Repubblica”. Cioè uno di cui dover chiamare alla partecipazione diretta “solo se invocato da tutti”. A Rende non è così, evidentemente. E le ultime “uscite” del gruppo di Talarico e Simonetti, non certo favorevoli ad un suo impegno, testimoniano e confermano esattamente ciò.
Qualche altro giorno di attesa, dunque. Il problema è anche un altro: se Principe dice si e scende in campo, chi sarà al suo fianco? Sulla carta, ad oggi, solo quelli di Innova Rende, della Fed e probabilmente del Psdi. Tutti gli altri, compreso Talarico, saranno con lui? Forse no. Anzi, quasi certamente no. Nel frattempo nasce a Rende “Progetto Comune”, movimento culturale e politico che “promuove inclusione, partecipazione e un rinnovato entusiasmo per la politica, superando le barriere della disaffezione”. Il movimento, nato dall’iniziativa di ex amministratori, associazioni, realtà del terzo settore, esponenti dell’imprenditoria e cittadinanza attiva, “fondandosi su principi di trasparenza, responsabilità, visione condivisa e partecipazione, si pone come obiettivo la valorizzazione delle buone pratiche amministrative e di attrarre le migliori energie per contribuire al governo della città con competenza e visione, affrontando le sfide del nostro tempo”, si legge in un comunicato anticipato alla stampa cartacea. Chi ne fa parte? Sicuramente Marcello Manna, l'ex sindaco.

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