Cosenza, il Consiglio comunale approva la mozione per la tutela delle ricercatrici e dei ricercatori
Il consiglio comunale di Cosenza ha approvato a maggioranza la mozione dal titolo “Revisione del DDL A.S. 1240 e tutela delle ricercatrici e dei ricercatori”, primi firmatari i consiglieri Rende e Graziadio. Con la mozione il consiglio comunale IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA a fare sua e inoltrare al Governo italiano la richiesta di abrogare, per quanto concerne il DDL A. S. 1240, concernente “Disposizioni in materia di valorizzazione e promozione della ricerca”, gli articoli 22-bis, 22-ter e 22-quater, che riducono la durata dei contratti di ricerca e le risorse a disposizione, aumentando il precariato diminuendo la possibilità già limitata dell’entrata in ruolo dei ricercatori. A fare sua e inoltrare al Governo italiano la richiesta di prevedere un finanziamento strutturale del pre-ruolo universitario e delle posizioni di tenure track, da implementarsi attraverso: - un significativo incremento delle dotazioni per i Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN) e il Programma Operativo Nazionale (PON); - l’introduzione di un apposito articolo nei criteri di riparto del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), con un incremento di risorse che sono state ridotte di mezzo miliardo per i prossimi tre anni da parte del Governo, destinando risorse specifiche e annualmente vincolate al reclutamento e alla stabilizzazione del personale di ricerca; Ad avviare, attraverso incontri sul tema, un percorso di sensibilizzazione della cittadinanza sui temi riguardanti l’innovazione e la ricerca universitaria, avvalendosi anche delle competenze di ricercatrici e ricercatori del territorio, infatti la modifica della riforma Bernini avrebbe un impatto anche per L’area urbana di Cosenza-Rende che si caratterizza quale città universitaria per la presenza dell’Università della Calabria; infatti presso l’Ateneo sono presenti, all’anno 2025, 148 Professori Ordinari, 336 Professori Associati, 206 ricercatori a tempo indeterminato, 59 ricercatori con tenure (RtdB, RTT), 49 ricercatori senza tenure (RtdA), 319 dottorandi attualmente in corso. Per queste ragioni è fondamentale sostenere le proteste e le opposizioni alla proposta da parte della Ministra Bernini che aumenta il precariato nel mondo universitario che avrebbe bisogno invece di ulteriori risorse per puntare sul sapere dei nostri giovani.