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Concorsi nel mirino a Cosenza, Caruso nel mirino dell'opposizione: “Tra i vincitori persone legate al sindaco”

La gestione dei concorsi pubblici nel settore welfare accende lo scontro politico a Palazzo dei Bruzi. Otto consiglieri comunali dei gruppi di minoranza – Francesco Spadafora, Giuseppe D'Ippolito, Ivana Lucanto, Michelangelo Spataro, Francesco Caruso, Alfredo Dodaro, Francesco Luberto e Antonio Ruffolo – firmano una nota congiunta durissima contro l’amministrazione a guida Franz Caruso, accusata di adottare criteri "disinvolti e familistici" nella selezione del personale.

Nel mirino dei firmatari ci sono le recenti procedure concorsuali per il settore welfare, che avrebbero portato all’assunzione di persone vicine, per legami familiari o professionali, al primo cittadino.

«La situazione è grave, ma non è seria!» esordisce la nota, che prosegue: «La nostra profonda inquietudine, ormai costante, riguarda le modalità con cui il Comune ha inteso procedere alle selezioni pubbliche del settore welfare».

I consiglieri di opposizione avevano da subito espresso perplessità sul metodo scelto per le assunzioni: «Sin da subito avevamo evidenziato la necessità di avvalersi di società esterne di caratura nazionale proprio per non dare adito al “dubbio”», specificano, aggiungendo che tale scelta non avrebbe voluto rappresentare una sfiducia nei confronti dei dirigenti comunali, ma un’opzione per «evitare qualunque ombra sull’integrità del processo selettivo, garantendo pari opportunità a tutti i candidati con procedure volte alla trasparenza e meritocrazia».

Il documento pone l’accento su alcune coincidenze che, a giudizio dei firmatari, rischiano di compromettere la credibilità dell’intera macchina amministrativa: «Non possiamo ignorare come tra i vincitori figurino persone strettamente legate al sindaco Franz Caruso, sia in termini familiari che professionali».

Pur riconoscendo a tutti il diritto di partecipare ai concorsi, i consiglieri sottolineano che «chi vive il mondo delle istituzioni sa bene che in tali circostanze non è stato infrequente nella storia il caso di chi, godendo di legami stretti con chi governa, per ragioni di mera opportunità, pur avendo i numeri per partecipare, ha rinunciato a priori a sfruttare occasioni di lavoro».

A peggiorare la percezione pubblica ci sarebbero, secondo l'opposizione, anche precedenti scelte politiche improntate a una certa disinvoltura: «Sin dall’inizio questa amministrazione ha applicato questo criterio con la nomina del capo di gabinetto, padre di un Assessore», si legge ancora.

Una situazione che per gli otto consiglieri «mina gravemente l’immagine dell’istituzione» e che richiede un’inversione netta di tendenza.

«Chiediamo con fermezza che per i prossimi concorsi vi sia un cambio di rotta e che l’amministrazione abbia il coraggio di esternalizzare totalmente ogni procedura per garantire trasparenza e rigore», scrivono i consiglieri, che concludono definendo la loro «non una critica pregiudiziale, ma un richiamo alla responsabilità e all’etica amministrativa, principi che dovrebbero caratterizzare e guidare chi governa la nostra Cosenza».

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