Rende rispalanca le porte a Principe: “Lo dedico a mia figlia che non c'è più”. Poi le bordate: “Il Pd? Ha sbagliato. Vogliamo voce in capitolo sulla Sanità”
Ha il viso scavato dalla fatica mentre scende dall'auto che lo conduce all'ingresso del quartier generale di viale della Resistenza. Scavato dalla fatica, appunto, ma anche dalla commozione. Le prime parole di Sandro Principe, freschissimo di rielezione, sono una preghiera pensando a chi non c'è più: «Dedico questa vittoria a mia figlia, che con la sua riservatezza, il suo stile da gran signora e di persona molto cerebrale teneva a Rende, alla politica e a me. Una dedica che allargo a mia moglie, ai miei familiari e ai rendesi. Non ultima alla mia grande squadra: 144 meravigliosi ragazzi, più chi, seppur lavorando dietro le quinte, ha condotto questa splendida campagna elettorale».
Il messaggio politico, il sole socialista che non tramonta e la stoccata al Pd
«Ciò che testimonia questo esito, così come molti altri in provincia, è che c'è nostalgia di riformismo e socialismo democratico. Non è un caso che abbiano vinto Aieta a Cetraro e Perrotta a Paola. Lo stesso Russo a Scalea è stato molto vicino agli ideali socialisti. Il Pd non ha saputo interpretare la sinistra moderna. Era nato per essere la sintesi delle migliori culture riformiste, ma strada facendo è diventato un'altra cosa che è difficile decifrare e definire. Naturalmente questo successo implica la necessità di rilanciare le politiche di area vasta: a Cosenza c'è un sindaco socialista, a Castrolibero c'è Orlandino Greco che è stato un mio strettissimo sostenitore. Faremo un appello anche al sindaco di Montalto».
La questione sanitaria e il rilancio di Rende
«Gli altri poteri che in alcuni campi cercano di farla da padrone, in particolare mi riferisco alla Sanità, sappiano che da domani ci sono sindaci in trincea che vogliono esercitare il ruolo come responsabili del settore, per dare soddisfazione ai cittadini che non possono fare file per una prestazione o entrare nei lazzaretti; servono reparti attrezzati con adeguati posti letto. Ma area vasta vuol dire anche trasporti e attività produttive. Prima Rende era conosciutissima, ma può ancora attirare investimenti. Guardiamo ai giovani e al loro avvenire. Personalmente non devo fare carriera, ma amo questa terra». Poi il lungo applauso degli aficionados. La campagna elettorale è finita, ma la salita inizia oggi.