Le prime linee degli ospedali, di tutti gli ospedali, sono il luogo da cui partire per raccontare la storia della sanità in Calabria, nel Sud, in Italia. Perché, in fondo, all’“Annunziata” le cose vanno come nel resto della Calabria, del Sud e dell’Italia. E così è normale ritrovarsi ciclicamente un Pronto soccorso stracolmo di pazienti con pochi medici e infermieri in servizio per ogni turno. Ed è normale che chi il personale ce l’abbia faccia di tutto per trattenerlo allo scopo d’evitare poi di dover affrontare le dune di un concorso che può durare anche un paio d’anni. È successo in Basilicata, ma poteva succedere ovunque. L’Azienda sanitaria di Matera ha provato a trattenere in servizio il primario del Pronto socorso di Policoro, il 63enne calabrese, originario di Rocca Imperiale, Rocco Antonio Mario Di Leo, che ha già firmato, ormai da mesi, un contratto con l’Azienda ospedaliera di Cosenza e si prepara per la sfida più importante della sua carriera.
Il presidio di Policoro è il riferimento assistenziale dell’area del Metapontino e, spesso, accoglie anche pazienti della Calabria più settentrionale, in fuga da attese troppo lunghe. È chiaro che l’Asm lucana abbia provato a convincere il dottor Di Leo a non partire alzando la posta e offrendogli un posto di direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina interna e d’urgenza dell’ospedale di Policoro (incarico, per il momento, provvisorio ed urgente). Una mossa che è trapelata da una nota dell’Ugl con la quale sono state celebrate le qualità dell’assessore regionale della Basilicata, Cosimo Latronico, e del commissario dell’Asm Maurizio Friolo (che vanta pure una breve parentesi alla guida da direttore amministrativo dell’Asp durante la reggenza del lucano Vincenzo La Regina), abili strateghi di una manovra di successo. In realtà, si è trattato di clamoroso flop. Poche ore di gloria, infatti, prima della dichiarazione del diretto interessato che ha rimesso ordine nella vicenda. «Mi corre l’obbligo morale e professionale – ha detto Di Leo – di smentire la notizia di un mio presunto ripensamento. Ho firmato il contratto di direttore dell’Emergenza Urgenza dell’ospedale dell’“Annunziata” di Cosenza, in un progetto di rilancio e consolidamento. Policoro mi ha dato tanto e io credo di aver restituito altrettanto. Prenderò servizio nell’ospedale di Cosenza consapevole della sfida che mi aspetta, ma attratto dal processo di trasformazione in corso, che inaugura un nuovo tempo per la sanità pubblica». Dunque, presto, Di Leo si metterà al lavoro per provare a rianimare la prima linea dell’Annunziata.
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