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Cosenza, virus dei bebè depotenziato dai monoclonali

Negli ultimi anni, l’ondata del virus sinciziale aveva trascinato su faglie instabili le aree di Neonatologia e Pediatria degli ospedali calabresi. L’epidemia si diffondeva rapidamente, nei mesi invernali, tra i piccoli pazienti scorticando la pressione dei reparti infantili fino al limite della saturazione. Quest’anno, anche la Calabria ha deciso di avviare una resistenza efficace in grado di sterilizzare il morso dei virus dei bebè. E i risultati sono stati straordinari, come spiega il presidente della Società italiana di Neonatologia in Calabria, Gianfranco Scarpelli: «La campagna di immunizzazione contro il virus sinciziale che si è realizzata in Calabria ha avuto risultati straordinari. Grazie all’impegno del presidente-commissario, Roberto Occhiuto, del Dipartimento Salute e Welfare e del dirigente del Settore prevenzine, Francesco Lucia, anche nella nostra regione, si è provveduto a rendere disponibile, nei Dipartimenti Prevenzione delle Asp calabresi, il nuovo Anticorpo Monoclonale (Nirsevimab) a partire dal 10 novembre dello scorso anno. Il nuovo farmaco, che non è un vaccino ma è in grado di prevenire i ricoveri legati al VRS, ha avuto l’autorizzazione Aifa ed è stato somministrato gratuitamente ai nati da luglio del 2024 in poi con una unica somministrazione in tutti i Punti Nascita prima della dimissione e anche dai Pediatri di famiglia e dagli Uffici vaccinazione delle Asp».

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