L’ultima materassaia compie un secolo di vita. Lucia Manes ha spento le sue cento candeline nei giorni scorsi circondata dall’affetto dei propri cari. Famiglia numerosa, la sua, composta da 3 sorelle e 4 fratelli che ha attraversato le privazioni del primo dopoguerra mondiale e le aberrazioni del secondo confitto. «La storia della signora Lucia – spiega l'amministrazione che non è voluta mancare all’appuntamento centenario per festeggiare l’anziana - ci porta a pensare a tempi e modi di vivere ben lontani da quelli a cui siamo oggigiorno abituati». Tantissime famiglie hanno nei decenni conosciuto l’abilità e l’estro della signora Lucia, dedita al rifacimento dei materassi di lana, che periodicamente venivano svuotati per ripulire, lavare ed allargare le matasse del prezioso materiale. «Per molti la signora Lucia è stata la materassaia di fiducia, mestiere antico che ad oggi è pressoché scomparso, o comunque affiancato dall’uso di appositi mezzi e macchinari che sostituiscono la grande mole di lavoro di ciò che in passato doveva necessariamente essere svolto dalle sole mani laboriose degli artigiani». Nonostante il tanto lavoro, la signora Lucia riservava all’alba le prime attenzioni all’orto di famiglia, che ha continuato a curare sino a pochi anni fa. Gli ortaggi, insieme alla pasta, hanno da sempre contraddistinto la sua alimentazione, che non prevedeva il consumo di alcun tipo di carne. Nonna premurosa di tre nipoti, dallo scorso anno è diventata anche bisnonna.
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