Matrimoni in picchiata anche nella nostra città. Colpa della pandemia, soprattutto, che ha messo in ginocchio per come hanno ribadito sabato nel corso di una manifestazione di protesta l’intero sistema del wedding. Rispetto al trend nazionale certificato dall’Istat resiste però alle nostre latitudini il matrimonio in chiesa. Solo nel 2020 il rito civile si è preso una piccola rivincita ribaltando il podio che mette quasi sempre sul primo gradino la cerimonia in chiesa. Lo confermano all’Ufficio statistica di Palazzo dei Bruzi che dipende dal settore 2-Affari generali, guidato dal dirigente Walter Bloise. I numeri sono aggiornati a tutto il 2020 e certificano per l’anno scorso un calo netto delle unioni: sono state soltanto 81 di cui 30 con rito religioso e 51 con rito civile. La differenza è evidente con il 2019, periodo pre-Covid, quando allo Stato Civile del Comune di Cosenza furono registrati 205 matrimoni, quasi tre volte di più rispetto al 2021, con 134 riti religiosi e 71 civili. Ai numeri negativi sui matrimoni si aggiungono anche quelli che riguardano le nascite. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza