Storie di migranti e donne, sofferenza e speranza, dolore e riscatto. Sono molto più che disegni le opere realizzate dai detenuti della sezione Alta sicurezza del carcere cittadino “Sergio Cosmai” che giovedì pomeriggio sono state messe in mostra in via Macallè. In tre li hanno raccontati anche per conto degli altri autori che non hanno potuto lasciare il penitenziario: sono otto le persone coinvolte nel progetto. Le tre che hanno avuto il permesso di andare in piazza, due delle quali non avevano mai lasciato il carcere da quando sono state recluse, hanno emozionato il folto pubblico presente alla mostra che ha pure inaugurato il festival “Laudomia”. Presenti la direttrice del “Sergio Cosmai” Maria Luisa Mendicino, la funzionaria responsabile dell’area Giuridico Pedagogica Brunella Scarcello e il comandante reggente Pasquale Picarelli. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza