Il cielo ha recuperato i colori dei giorni migliori. E il caldo annuncia un movimentato ponte del Primo maggio di partenze e di arrivi. Le due coste come meta tradizionale, tanto per cominciare. Ma anche la Sila e il Pollino come obiettivi per il relax familiare e per le comitive di ragazzi. E, poi, ci sono le nuove forme di turismo slow, un passo lento lungo i cammini per soffermarsi sulle meraviglie di questa terra. Il Cosentino lucida i suoi gioielli che si prepara ad esporre nella vetrina di maggio dopo le incertezze climatiche del 25 aprile.
Previsioni
Il leader regionale di Confesercenti, Vincenzo Farina, riannoda il filo dei numeri e delle potenzialità di un settore turistico che fa le prove per la stagione estiva. E la potenza delle sue parole offre speranza agli imprenditori. «Secondo le prime stime di Assoturismo, in Calabria, per il ponte del 25 aprile, abbiamo registrato un tasso di occupazione dei posti letto su prenotazioni online del 62% della disponibilità totale. Un risultato che però dovrebbe rispecchiare una consistenza maggiore a livello di presenze. Dico ciò perché se è vero che le strutture spalmate lungo le due coste sono state penalizzate dal clima rigido e non hanno registrato l’atteso pienone, nelle altre aree le cose sono andate sicuramente meglio. E, comunque, abbiamo conservato, nel complesso, un tasso di occupazione del 65-70% avendo potuto utilizzato bene sia il fenomeno dell’area montana che delle aree interne, delle nostre campagne lungo i cammini». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Cosenza