Cosenza il ventennale del circolo della stampa “Maria Rosaria Sessa”. Caruso: "Testimoniare l'importanza dei rapporti tra giornalismo e istituzioni"
Il Sindaco di Cosenza Franz Caruso ha accolto con molto favore l'invito a partecipare alle celebrazioni dei 20 anni di attività del Circolo della stampa “Maria Rosaria Sessa” di Cosenza rivoltogli dal Presidente del sodalizio, Franco Rosito. Intervenendo durante la cerimonia svoltasi ieri sera a Villa Fabiano, a Rende, Franz Caruso ha ringraziato il Presidente dell'Ordine nazionale dei giornalisti, Carlo Bartoli, per il suo ritorno in Calabria, ricordando la gradita visita che lo stesso Presidente Bartoli ebbe a compiere lo scorso anno, il 17 marzo del 2023, a Palazzo dei Bruzi, insieme al Presidente regionale dell'Ordine, Giuseppe Soluri. E Franz Caruso ha ringraziato e rivolto il suo saluto ieri sera anche al Presidente Soluri. Quindi, il primo cittadino di Cosenza, nel formulare a Franco Rosito e al direttivo del circolo della stampa e a tutti i soci presenti gli auguri più sinceri per l'importante e significativo traguardo raggiunto, ha rivolto un pensiero a Maria Rosaria Sessa, la giornalista cosentina cui il circolo è intitolato, barbaramente assassinata nel dicembre del 2002, ed anche al fratello Nazzareno, presente in platea. “Tutti quanti insieme – ha sottolineato Franz Caruso - abbracciamo idealmente la famiglia di Maria Rosaria Sessa, proprio perché il circolo della stampa, nato in un contesto amicale, si è poi qualificato con questa significativa intitolazione, dando un'impostazione precisa e orientando in questa direzione anche le attività successive, nel ricordo di una giovane giornalista che incarnava in sé, nonostante la giovane età, tutti i valori del giornalismo, inteso nel senso più alto e più nobile della sua funzione”. Franz Caruso si è anche congratulato per la longevità del Circolo. “20 anni sono importanti, perché nella nostra società si consuma tutto e subito. Resistere, invece, vent'anni e proiettarsi nel futuro è particolarmente significativo e noi, come istituzioni, possiamo e dobbiamo sostenere questa iniziativa. Dobbiamo anche testimoniare l'importanza dei rapporti tra giornalismo e istituzioni. Il giornalismo – ha proseguito il Sindaco - è fondamentale, se svolto in raccordo con le istituzioni e deve essere sempre improntato al rispetto reciproco, senza invasioni di campo, ma all'insegna di un confronto costruttivo, perché nel rispetto reciproco si sviluppano anche azioni che portano beneficio al territorio. Ed è questa la caratteristica che lega le nostre esperienze. Mai – ha rimarcato Franz Caruso -l'informazione deve essere faziosa e mai l'istituzione deve pensare di condizionare l'informazione o il giornalista. Il potere non può farlo, anzi deve raccogliere dall'informazione quegli stimoli necessari per dare risposte allo sviluppo del territorio e ai suoi bisogni”. Il Sindaco Franz Caruso ha poi ricordato l'iniziativa “Librincomune” ideata dalla delegata alla cultura Antonietta Cozza, presente in platea, anche perché iscritta al circolo, e che ha visto la partecipazione di tanti giornalisti, di rilievo anche nazionale, “che sono venuti a Cosenza – ha aggiunto Franz Caruso - a presentare i loro libri. E' questo – ha detto ancora il Sindaco - un altro aspetto che lega il circolo della stampa “Maria Rosaria Sessa” all'Amministrazione comunale che ho l'onore di guidare”. Nel rivolgere un ringraziamento a tutti gli iscritti “per quello che voi fate, e cioè, informare liberamente i cittadini”, Franz Caruso ha ripreso un passaggio dell'intervento del Presidente del circolo Franco Rosito, sottolineando che “è vero che c'è la necessità di combattere le fake news, ma c'è anche la necessità, per l'evoluzione che ha avuto la tecnologia nel giornalismo, anche di continuare a fare quel lavoro che voi portate avanti da 20 anni, di educazione e formazione dei giovani giornalisti. Oggi si legge poco, si va subito al titolo e meno all'approfondimento. E invece è importante che il giornalista approfondisca e fornisca la sua versione, ma che deve sempre essere aderente e rispondente ai canoni della verità e dell'obiettività. Una versione, però, che il giornalista non può mai piegare al potere, ma neanche al suo convincimento personale, che è giusto che ci sia, ma è l'obiettività della notizia che deve sempre restare un caposaldo e il principio che qualifica questo vostro lavoro così alto e così nobile”.