Cosenza

Lunedì 25 Novembre 2024

Cosenza, la “Marcia Silenziosa” del liceo scientifico Scorza e della Fondazione Roberta Lanzino per l’eliminazione della violenza sulle donne

Oggi 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il Liceo scientifico Scorza di Cosenza e la Fondazione Roberta Lanzino si uniscono contro la violenza di genere con l’evento “Marcia Silenziosa”. L’iniziativa, fortemente voluta da Rosanna Rizzo, dirigente scolastico dello storico Liceo cosentino, si è avvalsa del coordinamento delle docenti Donatella D’Ambrosio e Vincenza Iorfida, e si inserisce nel progetto socio-culturale Borsa di studio Fondazione Roberta Lanzino, quest’anno arrivata alla XIX edizione. Il tema trattato nell'edizione 2024 è “Dalla Costituzione italiana, parole generatrici di parità e di pace: un viaggio di conoscenza tra gli articoli della Costituzione e la consapevolezza della propria libertà esistenziale”. Presso l’Aula Magna del Liceo cosentino erano presenti la ds del Liceo Scorza, Matilde Lanzino Presidente della Fondazione Roberta Lanzino, Ornella Nucci , presidente Ordine avvocati di Cosenza, Roberto LePera, presidente della Camera penale del tribunale di Cosenza , Donatella Lopriero, docente di diritto pubblico presso l’Università della Calabria, Giovanna Infusino , formatrice Fondazione Roberta Lanzino, Aldo Trecroci , ex dirigente scolastico e delegato all’istruzione del Comune di Cosenza. Ha coordinato i lavori Rosalba Baldino, caporedattrice TG TEN. Le studentesse e gli studenti dello Scorza insieme al dirigente Rosanna Rizzo, hanno calorosamente accolto le autorità e gli ospiti in questa giornata così importante per ricordare che la violenza contro donne e ragazze (VAWG) rappresenta una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti che spesso non viene denunciata a causa dell’impunità, del silenzio, della stigmatizzazione e della vergogna che la caratterizzano. “Il rispetto del genere muove da qui, l’arma formidabile è lo studio, bisogna pretendere la parità e il rispetto”, ha sottolineato Ornella Nucci rivolgendosi ai ragazzi. La violenza sulle donne può manifestarsi in modi diversi, ad esempio come violenza fisica, sessuale e psicologica, che comprende la violenza del partner in situazioni di intimità (maltrattamenti, abusi psicologici, stupri coniugali, femminicidio); la violenza e molestie sessuali (stupro, atti sessuali forzati, avance sessuali indesiderate, abusi sessuali su minori, matrimonio forzato, molestie di strada, stalking, molestie informatiche); il traffico di esseri umani (schiavitù, sfruttamento sessuale); la mutilazione genitale femminile; matrimonio infantile. “La schiavitù è la mancata conoscenza dei nostri diritti” ha detto Roberto LePera. Infatti la poca consapevolezza e il silenzio spesso uccidono più delle armi, per questo è necessario continuare a percorrere la strada dell’affermazione dei diritti delle donne, in ogni paese del mondo. Il nostro ordinamento ha già fatto passi da gigante, si è infatti passati dal considerare la violenza sessuale contro le donne da delitto contro la moralità pubblica e il buon costume a delitto contro la persona. Ma ancora molto rimane da fare, soprattutto per la tutela della libertà della donna. “La mancanza di libertà e la mancanza di rispetto mettono le donne in condizioni di inferiorità “ ha aggiunto Aldo Trecroci, già dirigente scolastico dell'Istituto, presente al pari dell'ex vicepreside Antonella Sergi. Foto Franco Arena

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