La povertà abbonda nella nostra città e nell’area urbana. Ma pochi se ne accorgono. Interi nuclei familiari con bambini affamati, senzatetto, persone che dormono dentro una tenda o sotto i ponti vicino ai fiumi cittadini sfidando il freddo di questo periodo. Un pasto caldo, una coperta, una parola servono a lenire i disagi. Le ultime uscite delle Unità di strada, angeli che si muovono a macchia di leopardo durante la notte, fotografano una situazione gravissima. Particolarmente attivi i volontari del Corpo di soccorso dell’Ordine di Malta guidati da Roberto Filice. L’altra sera si sono recati nell’ex terminal bus della stazione Vaglio Lise (visto che è vuoto e abbandonato dopo il fallimento del progetto di mercato per gli ambulanti ed essere stato a lungo campo provvisorio per famiglie rom perché non si pensa a organizzare un campo per ospitare almeno di notte chi non ha un posto dove dormire come chiede da tempo don Antonio Abruzzini, da tempo in prima linea nell’accoglienza dei bisognosi?), all’Autolinee dove sulle panchine dorme della gente e sotto le campate dei ponti a ridosso di Crati e Busento. Nell’ultimo incontro della Caritas a cui ha preso parte don Abruzzini si è parlato proprio di emergenza abitativa.