
«In un contesto universitario segnato da incertezze e cali generalizzati di iscrizioni, l’Università della Calabria continua a guadagnare terreno. L’ateneo registra un ulteriore incremento, consolidando un trend positivo che dura ormai da sei anni, arrivando a triplicare le domande di ammissione anticipata, rispetto all’inizio del mandato rettorale». Lo si legge in una nota dell’ateneo.
«In particolare, - è scritto - il dato di assoluta rilevanza arriva dalla partecipazione alla fase anticipata, in cui è obbligatorio sostenere il Tolc (Test on line Cisia). Rispetto al precedente 24/25, le richieste pervenute per l’anno accademico 25/26 sono 3759, con un aumento di 767 unità, segnando un salto del +26%, che si aggiunge al +28% già registrato l’anno scorso, in un trend sempre positivo da sei anni a questa parte, che ha fatto sì che le domande ricevute per il 25/26 abbiano superato il triplo di quelle del 19/20, anno in cui ha avuto inizio il mandato del rettore. Un risultato che - è scritto - acquista ancor più valore se si considera il contesto generale, dove il calo demografico e l’incertezza economica prefigurano un drastico ridimensionamento di immatricolazioni nei prossimi decenni, in particolare al Sud. Eppure, mentre molte università si preparano ad affrontare un futuro difficile, l’Unical va controcorrente. I dati sono destinati ad aumentare perchè quella appena conclusa è l’ammissione anticipata, alla quale seguiranno le iscrizioni relative all’ammissione standard, agli studenti internazionali di Unical admission e ai corsi ad accesso programmato a livello nazionale: Infermieristica, Ingegneria edile-architettura, Medicina e chirurgia TD (Tecnologie digitali), Scienze della formazione primaria, Conservazione e restauro dei beni culturali e il nuovo corso di Fisioterapia».
Tra le novità più rilevanti dell’offerta formativa, spicca l’esordio del corso di laurea triennale in Scienze e tecniche psicologiche, «che ha registrato - si legge - un gradimento straordinario già nella fase di ammissione anticipata: per i 60 posti inizialmente disponibili, sono arrivate 331 domande, un risultato che non solo conferma il forte interesse dei giovani verso le discipline psicologiche, ma dimostra anche l’efficacia con cui l’ateneo è in grado di rispondere alle nuove istanze formative. Si conferma tra i dieci percorsi più scelti anche il giovane corso in Scienze e tecnologie per le attività motorie e sportive, al secondo anno di istituzione, che ha fatto registrare 229 domande su 95 posti disponibili. Le domande risultano in crescita stabile nella quasi totalità dei corsi di studio, con l’eccezione di una lieve flessione nei tre corsi di «seconda scelta» previsti dalla riforma in Medicina, che verosimilmente registreranno un incremento più marcato dopo il semestre filtro».
«Tra i corsi più richiesti - scrive l’ateneo - si confermano quelli in ambito tecnologico (Ingegneria informatica 333, gestionale 207, meccanica 194, biomedica 139, Informatica con 173). Tantissime le richieste di ammissione anche per i corsi socio umanistici (Economia aziendale 340, Giurisprudenza 187, Scienze dell’educazione 179 e Lettere 150). Di fronte a numeri così significativi, che testimoniano una fiducia crescente nei confronti dell’ateneo, la risposta non si è fatta attendere. Per venire incontro a una domanda che continua a crescere e che rappresenta un segnale chiaro di credibilità e attrattività, il rettore Nicola Leone, di concerto con i direttori di dipartimento, ha disposto un incremento straordinario dei posti disponibili, spingendosi al limite dell’attuale sostenibilità strutturale e didattica. Complessivamente, sono stati aggiunti 155 posti: 50 (che diventano in tutto 110) in Scienze e tecniche psicologiche, raddoppiando i posti a bando, altri 40 (ora 215) in Ingegneria informatica, 30 (ora 265) in Economia aziendale, 20 (ora 115) in Scienze e tecnologie per le attività motorie e sportive e 15 (ora 153) in Giurisprudenza».
«La significativa crescita che continuiamo a registrare non è casuale - spiega il rettore Leone -. E’ il frutto di un impegno costante, che ha interessato un profondo rinnovamento dell’offerta formativa, il potenziamento dei servizi e delle strutture, con un’attenzione particolare allo studente e alla qualità complessiva della sua esperienza universitaria. In un contesto segnato da denatalità, migrazione studentesca e crescente concorrenza degli atenei telematici - fattori che penalizzano soprattutto le università del Mezzogiorno - l’Unical ha dimostrato di saper reagire con visione e innovazione. La coesione della comunità accademica, la qualità e l’impegno di docenti e personale, la capacità e il coraggio di innovare hanno reso l’Università della Calabria un ambiente ideale per lo studio universitario, un punto di riferimento credibile con una reputazione in costante ascesa, e, come mostrano i dati, una meta sempre più ambita dagli studenti».
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