
Sembra di muoversi nel futuro, tra scienza e fantascienza, fare due passi nel mondo che verrà. Tra macchine avveniristiche, docenti illuminati, giovani ricercatori con una marcia in più, muri spessi due metri e mezzo, tac straordinarie, start-up che progettano e realizzano pezzi mai visti prima e molto, moltissimo altro. Non pensate a luoghi remoti, non temete esagerazioni del cronista. È tutto vero e a due passi dall’area urbana cosentina. Sono i laboratori di Star (Southern Europe Thomson Backscattering Source for Applied Research) in una delle strutture dell’Università della Calabria. Un nido che dal 2008 accoglie sogni diventati prima idee e poi fatti, strumenti, circuiti e tecnologie grazie a progetti finanziati dal Ministero dell’Istruzione che ha premiato (ed ha fatto benissimo) le invenzioni di questo gruppo di scienziati di tutte le età e diversi settori.
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