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Coisp soddisfatto
del provvedimento
Legali Speziale delusi

coisp

"Non possiamo che condividere la decisione del Questore di Catanzaro, Guido Marino, che ha emesso un Daspo di tre anni a carico del calciatore del Cosenza, Pietro Arcidiacono, che dopo un gol segnato a Lamezia Terme ha esibito una maglietta con la scritta 'Speziale innocente', in segno di solidarietà verso l'ultras catanese condannato in via definitiva per l'omicidio preterintenzionale dell'Ispettore Capo di Polizia Filippo Raciti". E' quanto afferma in una nota il segretario generale del Coisp, Franco Maccari. "Quello del calciatore - aggiunge - è stato un gesto intollerabile che non ha nulla a che vedere con i valori dello sport, anzi ha rappresentato un insulto alla memoria di Filippo Raciti, alle sofferenze dei suoi familiari, al dolore dei suoi colleghi. Una esibizione vergognosa ed inopportuna, che non può trovare alcuna giustificazione, perché rappresenta una apologia dell'odio e della violenza nei confronti delle Forze dell'Ordine. Sono certo che anche la Federcalcio assumerà provvedimenti che siano da esempio per tutti, così come la Magistratura valuterà ipotesi di reato e l'eventuale coinvolgimento di altri compagni di squadra". "Abbiamo anche apprezzato moltissimo - conclude Maccari - la decisione della società del Cosenza Calcio di dissociarsi subito e senza ambiguità dall'iniziativa del proprio tesserato, comunicandone l'immediata sospensione. Una prova di sensibilità e attenzione, consona ad una città come quella di Cosenza, la cui grande tradizione sportiva, civile e democratica non può essere offuscata dalla assurda iniziativa di un irresponsabile".

"In Italia persino la libertà di pensiero e di espressione è sanzionata". Lo affermano i legali di Antonino Speziale, gli avvocati Giuseppe Lipera e Grazia Coco, sul Daspo di tre anni emesso dal questore di Catanzaro nei confronti dell'attaccante del Cosenza calcio Pietro Arcidiacono, 24 anni, che sabato scorso, per festeggiare un gol, ha esibito una maglia con una scritta di solidarietà con l'ultras del Catania condannato a 8 anni di reclusione, con sentenza passata in giudicato, per omicidio preterintenzionale per la morte dell'ispettore capo di polizia Filippo Raciti in occasione del derby col Palermo. "La condanna di Antonino Speziale è certamente una decisione che non si può né digerire né accettare - aggiungono i penalisti - ma nonostante il clamoroso errore giudiziario siamo pronti a tutto per fare emergere la verità. Eppure ciò che è appare inammissibile ed incostituzionale agli occhi dei difensori è che in Italia persino la libertà di pensiero e di espressione viene sanzionata". Gli avvocati Lipera e Coco si dicono "indignati per quanto accaduto: una sentenza definitiva - chiosano - non può limitare la libertà della persona di esprimere il proprio pensiero". (ANSA).

 

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