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Cosenza, i consigli di Negri per navigare in laguna

Marco Negri

All’assalto della laguna seguendo i consigli del bomber per eccellenza. Se il compianto Gigi Marulla, dalle parti della città dei bruzi, occupa un posto a parte, su un piedistallo inarrivabile, c’è anche chi è stato in grado di guadagnato le primissime posizioni nel cuore dei tifosi rossoblù. Già, perché Marco Negri ha lasciato un segno indelebile nella sua esperienza in riva al Crati con la maglia del Cosenza.

E proprio condividendo il peso dell’attacco bruzio insieme a Marulla. Il nome di Negri è associato ai “lupi” soprattutto per la cavalcata clamorosa della squadra silana, all’epoca guidata da Zaccheroni, che riuscì a concludere l’annata nelle posizioni d’alta classifica pur avendo iniziato il campionato ’94-’95 con un pericoloso -9. Il Cosenza di oggi propone il bel gioco ma, troppo spesso, s’inceppa sul più bello.

«Sto seguendo con attenzione i “lupi” e credo che possano giocarsela alla pari con il Venezia. Manca qualcosina quando c’è da concludere, ma le trame di gioco proposte sono tra le più belle in categoria. Trasferta di Venezia a parte, i rossoblù dovranno essere abili a trasformare il “Marulla” in un fortino inespugnabile, così da poter giocare con maggiore serenità le gare in trasferta. Proprio come avveniva con noi tempo fa. Il mio sogno è poter riunire i ragazzi dell’epoca e poter “sfidare” la squadra attuale in un test amichevole nel nome di Gigi Marulla. Sarebbe fantastico».

Il calcio di una volta contro il calcio di oggi. Qualcosa – eufemismo – è cambiato. «Concordo», conclude Negri, «perché nel calcio moderno c’è la propensione a snaturare i giocatori: attaccanti che devono saper difendere, difensori e portieri che hanno l’obbligo di impostare dalle retrovie. In realtà, ci vorrebbe un po’ di sano pragmatismo dell’epoca».

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