Al gran finale con l’abito di gala. Domani alle 21 si chiude un 2018 coi fiocchi per il Cosenza e i cosentini. Contro la Salernitana va in scena l’ultima gara di un anno che ha sancito il ritorno tra i cadetti dopo quindici anni di duro digiuno. Al netto di contrattempi (vedi questione terreno di gioco) e inesperienza (di società e di squadra), però, i rossoblù guidati dal condottiero Braglia sono esattamente là dove volevano essere: sopra la linea rossa dei playout e con concrete prospettive di miglioramento. Giova precisare che il Cosenza, a differenza delle altre 18 squadre, al termine del girone d’andata sarà l’unica squadra ad aver giocato 17 partite sul campo. Guai a ricordarlo allo stesso Braglia. Il tecnico fatica ancora a credere che quel Cosenza-Verona sia stato deciso a tavolino. Un verdetto vergato dal Giudice sportivo, prima, e confermato dalla Corte d’appello, poi. Ma il patron Guarascio non si è arreso e ha bussato anche alla porta del Coni per avere la possibilità di affrontare gli scaligeri sul campo. Intanto, però, nell’ultima notte del 2018 a tinte rossoblù, il Cosenza avrà l’occasione di conquistarne altri tre di punti preziosi. Il blitz prenatalizio di Venezia ha rimesso i silani in una posizione di classifica più serena. Battere la Salernitana significherebbe “girare” a quota 21, obiettivo insperato appena un mese e mezzo fa. In caso di successo il Cosenza spegnerebbe i sogni playoff dei campani. Tutto sarà arricchito dalla presenza massiccia del popolo del “Marulla”: l’auspicio è superare ampiamente quota diecimila. La giornata che conduce alla notturna con la Salernitana è lunghissima e i botteghini saranno presi d’assalto dai tifosi che il biglietto per l’ultimo valzer con i “lupi” del 2018 non l’hanno ancora acquistato. Sarà una bolgia lo stadio silano. I rossoblù verranno spinti e potranno correre sul terreno di gioco (non è affatto un biliardo ma, dopo l’ennesimo restyling in corsa con tanto di zolle nuove di zecca posate nell’ultima settimana, si presenta molto meglio del pantano visto contro il Benevento) con la consapevolezza che solo una squadra in salute può sfoggiare.