Budget e ambizioni, domani pomeriggio alle 15, non conteranno. Cosenza-Palermo è una delle portate prelibate del turno di serie B che dirà molto sia sulla lotta salvezza che in ottica playoff. Stando agli investimenti e agli obiettivi d’inizio anno, non c’è partita: la matricola rossoblù affronta la corazzata rosanero. Ma chi prevede un pronostico “chiuso” si sbaglia di grosso. Perché i rossoblù di Braglia hanno dimostrato di poter mettere sotto chiunque, fuori e dentro le mura amiche. Per informazioni chiedere a Brescia e Pescara, domate per gran parte della gara. Gli avversari di turno dovranno essere bravi insinuarsi nei difetti di una squadra, quella di Braglia, che nonostante due prestazioni quasi perfette, ha portato a casa appena un punto negli ultimi 180’. La carica del condottiero. L’allenatore del Cosenza è consapevole delle difficoltà che si annidano dentro la sfida contro il Palermo, ma l’idea di resa anticipata neanche lo sfiora. «Non ci difenderemo troppo “bassi”, ma dovremo essere aggressivi. Il Palermo è una squadra costruita per vincere, come dimostrano i nomi che compongono “rosa”. All’andata mi ha impressionato la fisicità dei rosanero, abili ad aumentare i ritmi negli ultimi venti». Un lasso di tempo letale per il Cosenza che perse la gara sui titoli di coda dopo il momentaneo pareggio di Baclet. C’è spazio anche per un po’ di coccole al bomber Maniero, a secco da mesi. Toccherà a lui. «Mi aspetto molto da Riccardo», precisa Braglia, «che è un signor giocatore per la categoria ma è troppo buono e non capisce che per continuare a essere decisivi a determinati livelli bisogna sacrificarsi: vorrei vederlo rabbioso, motivato». Formazione e infortuni. L’intenzione del tecnico è quello di schierare il 3-5-2, con Perina, Capela (in ballottaggio con Hrstov), Dermaku, Legittimo in difesa, Bittante, Sciaudone, Palmiero, Bruccini e D’Orazio a centrocampo, Tutino e Maniero di punta. Non sono esclusi colpi di scena. Braglia valuta se schierare dal primo minuto Embalo o premiare l’ottima settimana di allenamento di Garritano.