L’oro di Cosenza ha un nome e un cognome. Si chiama Luca Palmiero e, grazie a un’intuizione del ds Trinchera, potrebbe fruttare molti quattrini a fine anno.
L’illuminante regista rossoblù che contro il Crotone ha messo in mostra il proprio marchio di qualità al cospetto dei quasi diecimila cuori rossoblù (silani e pitagorici) è legato alla proprietà del presidente Guarascio da un’interessante opzione. Il Cosenza vanta un diritto di riscatto sul giocatore. La cifra, sia chiaro, è molto alta ma si tratterebbe di un autentico investimento.
Il Napoli, infatti, potrebbe esercitare il controriscatto (anche questo fissato a un prezzo alto) e consentire ai bruzi di far cassa con il giocatore partenopeo.
Qualora la società del presidente De Laurentiis non fosse interessata a tenere Palmiero, però, alla luce delle prestazioni sfoggiate nel primo anno in B dal ragazzo, alla corte di Guarascio si presenterebbero in tanti. Anche dalla massima serie.
Difficile, invece, pensare che il Cosenza possa riscattare il play campano e tenerlo con sé anche il prossimo anno. Registi in circolazione con la qualità e la lucidità del calciatore napoletano non ce ne sono molti in circolazione e, al pari del compagno di lungo corso, Tutino, l’imminente approdo in serie A sembra una logica conseguenza. Fino al termine del campionato, però, la squadra di Braglia può godersi il suo direttore d’orchestra che sta incantando gli addetti ai lavori. Nelle stesse condizioni di Palmiero (diritto di riscatto con eventuale controriscatto della squadra proprietaria del cartellino) ci sono anche Hristov ed Embalo, “bloccati” a cifre molto più abbordabili. Altri due pezzi pregiati del tesoro rossoblù accumulato dal ds Trinchera. Con una salvezza in più in saccoccia il valore di tutto l’organico silano s’impennerà.
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