Il vice allenatore del Cosenza Roberto Occhiuzzi non dimentica Padova-Cosenza del ’97, ma guarda già avanti, alla partita-salvezza di domenica. «Ricordo che nel mio comune d’origine, Cetraro, ascoltavamo alla radio le gesta dei silani e le auto avevano gli sportelli aperti per far ascoltare la cronaca a tutto il paese. Lo scoramento, al triplice fischio, fu tanto», sottolinea Occhiuzzi, «ma quella è un’altra storia. Adesso c’è solo da guadagnare altri tre punti chiave verso la salvezza». Il passato, però, è ormai agli archivi. Padova-Cosenza potrebbe rappresentare lo scatto decisivo verso il traguardo. Sottovalutare gli avversari di domani sarebbe una leggerezza. «Il Padova giocherà alla morte», garantisce Occhiuzzi, «perché ha l’ultima possibilità per restare in corsa. Dovremo mettere in campo la determinazione necessaria. Gli stimoli di Braglia? Parla poco ma lo seguiamo molto e ci dà modo di crescere. Non ha svelato il suo futuro. In mente ha solo la prossima partita. Non parla d’altro». Domani, dopo la rifinitura mattutina e il pranzo, la squadra partirà alla volta di Padova senza gli infortunati Corsi e Idda, oltre allo squalificato Maniero.