L’ex campione d’Italia dei pesi welter Dario Morello (14 vittorie consecutive, delle quali 2 prima del limite) sarà uno dei protagonisti della grande manifestazione che avrà luogo il 28 giugno al Palalido-Allianz Cloud di Milano.
Il 25enne pugile calabrese, nato a Cetraro e cresciuto a Fuscaldo, sfiderà il belga Steve Jamoye (26 vittorie, 7 sconfitte e 2 pareggi) per il vacante titolo Global WBO sulla distanza delle 10 riprese. E’ un nuovo titolo ideato dalla World Boxing Organization per consentire a pugili di talento di fare esperienza a livello internazionale e di entrare nella classifica della loro categoria di peso.
Organizzata dalla Opi Since 82, da Matchroom Boxing Italy e dal servizio streaming Dazn che la trasmetterà in diretta, la riunione offrirà altri due incontri con un titolo in palio: il campione internazionale dei pesi supermedi Ibf Daniele Scardina (16-0 con 14 vittorie per Ko) difenderà per la prima volta la corona contro Alessandro Goddi (35-4 e 1 pari) in un derby tutto italiano, mentre il campione d’Europa dei pesi leggeri Francesco Patera (21-3) difenderà la cintura contro il nord-irlandese Paul Hyland Jr.(20-1).
Dario Morello conosce bene il suo avversario, come spiega lui stesso: “Ho visto su internet dei video di Steve Jamoye ed ho assistito dal vivo al suo match contro Maxim Prodan al Superstudio Più di Milano lo scorso 8 marzo perché anch’io ho combattuto in quella riunione. Nei video il belga andava sempre all’attacco, metteva sotto pressione l’avversario, cercava di vincere prima del limite.
A Milano, invece, Jamoye ha capito che non poteva scambiare pugni al centro del ring a causa della grande potenza di Maxim ed ha preferito colpire di rimessa. Quando Maxim andava a vuoto, Jamoye lo centrava ma i suoi pugni erano deboli (un professionista lo capisce quando un pugile non sente i pugni dell’avversario) e subito dopo Maxim replicava sferrando 4 o 5 bordate che andavano a segno e che Jamoye dimostrava di sentire. Alla fine della contesa, Jamoye ha fatto i salti di gioia perché pensava di aver vinto.
Secondo me, non ha considerato che per i giudici conta non solo il numero dei pugni andati a segno, ma anche la loro efficacia e si vedeva benissimo che i pugni di Jamoye non facevano nulla a Prodan. Quindi, Maxim ha vinto con merito il titolo internazionale IBF. Mi sto preparando con il maestro Alessio Taverniti alla palestra Testudo di Cernusco Sul Naviglio, alle porte di Milano. Ogni tanto, mio padre lascia la Calabria per venire a Cernusco ed osservare gli allenamenti. Mio padre è stato un pugile dilettante, è lui che mi ha trasmesso la passione per la nobile arte. Tra poco tornerà a Cernusco per seguire la fase finale della mia preparazione. Due volte alla settimana, mi reco a Milano per allenarmi alla Opi Gym di Alessandro Cherchi dove trovo tanti pugili professionisti di alto livello con i quali fare sparring.”
Dario considera il titolo globale un importante passo avanti per la sua carriera: “Sapevo che avrei combattuto nella riunione del 28 giugno, ma sulle 8 riprese e senza un titolo in palio. Combattere per un titolo che mi permetterà di entrare nella classifica WBO è un grande passo avanti. Ho molto rispetto per il campione del mondo WBO Terrence Crawford: è imbattuto ed ha uno stile simile al mio, non corre rischi inutili mentre combatte. Mi piace considerare il match una partita a scacchi in cui vince chi segue la strategia migliore. Stare al centro del ring e scambiare pugni senza curarsi della difesa piace al pubblico, ma il pubblico non prende pugni in faccia. Piuttosto che sferrare 20 pugni ed incassarne 19 preferisco tirarne 10 e non incassarne nessuno”. Nella manifestazione del 28 giugno saliranno sul ring del Palalido-Allianz Cloud anche il peso welter Maxim Prodan (16-0-1 con 14 KO), i pesi supermedi Ivan Zucco (7-0 con 6 KO), Luca Capuano (9-0) e Riccardo Merafina (5-0) e il peso superwelter Nicholas Esposito (9-0). I nomi dei loro avversari saranno comunicati nelle prossime settimane. Questi 5 combattimenti sono previsti sulla distanza delle 6 riprese.
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