Difficilmente Stefano Fiore dimenticherà il campionato di serie B 2019-2020. Tante, troppe le emozioni - positive e negative - vissute in cadetteria: dall'inizio dell'avventura con il Perugia al fianco dell'amico-compagno di squadra ai tempi della Lazio, Massimo Oddo, fino ad arrivare al “derby” personale con il Cosenza - segnato anche da qualche polemica per via dell'esultanza dopo il gol umbro - per poi passare dall'esonero alla sospensione dei campionati a causa della diffusione del Covid-19. In mezzo al tourbillon di sentimenti contrastanti ha fatto capolino l'incertezza sul prosieguo stagionale. L'ex giocatore della Nazionale, tuttavia, ha un'idea ben chiara a riguardo. «Non sarà facile tornare alla normalità, figuriamoci cosa significherà ricominciare a scendere in campo», afferma Fiore, «perché le differenze si sono azzerate: tutti siamo sulla stessa barca a lottare per un qualcosa di molto più grande di noi e delle nostre professioni. Dubito anche per questo motivo che si possa ripartire, ma qualora si decidesse per lo slittamento e la chiusura dei campionati in estate, tutto potrebbe accadere. Psicologicamente queste settimane sono molto dure per tutti e, nel caso dei calciatori, riattivarsi fisicamente sarà impegnativo. I palliativi rappresentati dagli allenamenti diretti via Skype servono più per restare in contatto e non perdere lo spirito di gruppo. Trovare delle motivazioni per ripartire, anche per le squadre che hanno degli obiettivi - dalla corsa promozione alla salvezza - non sarà così immediato e semplice: gli strascichi ci saranno». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Cosenza