Si tratta. Sono giorni frenetici in casa rossoblù. Se da una parte c'è la necessità di preparare il rientro in campo senza lesinare alcuna energia, dall'altra non va sottovalutata la questione contratti. I due fattori, in realtà, sono direttamente collegati. Le esigenze calcistiche cozzano con il diritto del lavoro, secondo cui nessun professionista può continuare a essere operativo oltre la naturale scadenza del contratto.
È anche vero che, stando così le cose, le squadre si troverebbero a disposizione delle “rose” risicatissime. Inoltre i giocatori che rientrerebbero alla base dai prestiti, ad esempio, non potrebbero essere impiegati comunque dalla squadra proprietaria del cartellino. Un bel guazzabuglio. Che le società, in attesa di determinazioni generali, dovranno risolvere tra di loro e con i calciatori interessati. Il direttore sportivo Trinchera dovrà occuparsi anche di questo.
Il presidente Guarascio, invece, è impegnato nelle trattative con i giocatori rossoblù per quanto riguarda il trattamento economico nei mesi di lockdown.
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