Chi ha tempo non aspetti tempo. La sosta di campionato novembrina, solitamente, è quella ideale per le prime scintille in vista della finestra invernale di calciomercato. Nel caso del Cosenza, però, lo stop sarebbe potuto servire in ottica rinnovi dei contratti. Il condizionale non è usato a caso, perché sui rossoblù grava un grande punto interrogativo legato alla permanenza del ds Stefano Trinchera in riva al Crati. Il mese di agosto è stato caratterizzato dal braccio di ferro tra il direttore sportivo e il presidente Guarascio. L'ascia di guerra è stata seppellita più per esigenza (l'uomo-mercato salentino non intendeva rinunciare all'anno di contratto, mentre il patron rossoblù spingeva affinché lo stesso Trinchera rispettasse l'accordo) che per convinzione, ma alla fine la frattura è stata ricomposta. E il ds rossoblù ha svolto regolarmente il suo compito nella sessione estiva di calciomercato. I nodi, però, tornano sempre al pettine e il problema del direttore sportivo in scadenza tornerà a riproporsi nelle prossime settimane. Soprattutto quando ci sarà da mettere mano ai rinnovi dei giocatori. Quale direttore sportivo programmerebbe senza la certezza di far parte del progetto anche in futuro?Poche certezze. Contratti alla mano, solo in quattro possono guardare avanti senza patemi: il terzo portiere Matosevic (accordo in scadenza fino al 2023), capitan Corsi (2022), Bittante (2022) e Baez (2022). Tutti gli altri andranno in scadenza o saranno destinati a far rientro alla base. A meno che i rossoblù non decidano di esercitare i diritti di riscatto fissati a settembre. L'edizione integrale dell'articolo è disponibile sull'edizione cartacea della Gazzetta del Sud - edizione di Cosenza.